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L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />

l’articolazione di interessi politici regionali, l’ascesa del BJP ha anche favorito la<br />

crescita di un “ceto medio”, o me<strong>gli</strong>o – puntualizza Rothermund (2007: 96-97) – di<br />

un “ceto agiato” di circa 100 milioni di persone che “comprende sia i lavoratori stipendiati<br />

sia la popolazione rurale più benestante, cha ha tratto profitto dalla ‘Rivoluzione<br />

verde’” 56 . Accusato “di trascurare la maggioranza indù a favore delle minoranze”,<br />

come musulmani e intoccabili, all’INC “è stato fatale aver perso il consenso<br />

del ‘ceto medio’”, in gran parte confluito nel BJP (Rothermund, 2007: 98).<br />

Per tentare di conciliare crescita economica e giustizia sociale, nel 2005 il governo ha<br />

promosso il programma NREGS – un sistema nazionale di garanzia dell’occupazione<br />

che assicura cento giorni di lavoro manuale all’anno, al salario minimo previsto dallo<br />

stato, a un componente di ogni fami<strong>gli</strong>a al di sotto <strong>della</strong> linea <strong>della</strong> povertà – e ha promesso<br />

la riduzione dei tassi d’interesse sui prestiti alle aziende agricole, il rifinanziamento<br />

delle banche cooperative rurali e otto “missioni tecnologiche” per promuovere<br />

l’orticultura e facilitare la diversificazione agricola, mi<strong>gli</strong>orare la distribuzione<br />

dell’acqua, l’edilizia e le strade rurali, e aumentare il numero di collegamenti telefonici,<br />

elettrici e d’internet 57 . Sono cresciuti, inoltre, <strong>gli</strong> stanziamenti per <strong>gli</strong> investimenti<br />

nell’agricoltura, nella sanità e nell’istruzione in ambito rurale.<br />

Il problema è che finora questi aiuti hanno raggiunto solo qualche decina di milioni<br />

di persone, anche perché “la fetta più grande di questi fondi è regolarmente rimasta<br />

intrappolata nello ‘strato impermeabile’ del regime intermedio all’interno delle<br />

aree rurali e così non è riuscita a filtrare più in basso... Al contrario, il regime intermedio<br />

ha usato i fondi destinati allo sviluppo rurale per creare una struttura di potere<br />

politico nei villaggi, perpetuando in tal modo il suo dominio” 58 . Inoltre, il governo<br />

e l’emergente classe media non hanno alcuna volontà di emancipare i poveri,<br />

la creazione di una “società inclusiva” restando solo un utile slogan propagandistico<br />

un uomo morto non c’è alcuna differenza”. Nemmeno l’usura, una pratica sempre molto diffusa,<br />

ha incontrato “le critiche dei moralisti indù, a differenza di quanto accadeva<br />

nell’ambito del cristianesimo e dell’Islam medievale” (A. Llewellyn Basham, 1971, cit. da<br />

Varma, 2008: 107). Nemmeno l’inferiorità sociale ha necessariamente impedito<br />

l’accumulazione di ricchezza. E per la corruzione “unico è il consenso che le si accorda e la<br />

maniera ‘creativa’ in cui la si giustifica”. Da sempre, nota Varma (2008: 119 e 138), “in India<br />

i ricchi vivono nella quasi totale indifferenza dell’oceano di povertà che li circonda”.<br />

56 Mentre uno studio <strong>della</strong> McKinsey Global Institute (2007) ha stimato che la classe media<br />

indiana nel 2005 ammontava a 50 milioni di persone, la BM parlava di 264 milioni e<br />

la CNN-IBN (2007) di poco più di 200 milioni. Il più recente studio <strong>della</strong> Deutsche Bank<br />

Research (2010: 2) sottolinea che la cosa più importante <strong>della</strong> classe media indiana è che<br />

sta crescendo a un tasso maggiore dei quello <strong>della</strong> popolazione, per cui tra il 2005 e il<br />

2030 la classe media indiana dovrebbe aumentare di dieci volte, sempre che l’economia<br />

continui a crescere in maniera sostenuta.<br />

57 Quattro milioni di agricoltori di tabacco sono collegati a internet tramite 6.500 centri –<br />

chiamati e-choupals – che coprono 40 mila villaggi.<br />

58 Da due terzi (secondo Surjit Bhalla) a un quarto (secondo Brijesh Pandey) ammonterebbe<br />

lo spreco e l’appropriazione indebita dei fondi del NREGS, fondi che finora sono stati<br />

più di $8 miliardi l’anno. I difensori dello schema sostengono invece che l’NREGS avrebbe<br />

contribuito a far aumentare i salari agricoli (TE, 05.11.2011) e Adduci (2011: 5) scrive che<br />

“nonostante non siano mancate difficoltà nell’attuazione (delegata ai governi statali dietro<br />

finanziamento del governo centrale), e nonostante permangano a tutt’oggi notevoli differenze<br />

regionali nell’effettivo funzionamento del programma, i distretti rurali che hanno potuto<br />

beneficiarne hanno raggiunto notevoli traguardi in termini di lotta alla povertà”.

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