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L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />

centrale derivano dalla sempre più diffusa sensazione che la Cina stia vincendo la<br />

corsa energetica, anche perché le sue imprese hanno maggiori fondi disponibili e<br />

minori vincoli per operazioni spregiudicate.<br />

Naturalmente, il problema energetico e le politiche ottuse come l’approccio di Indira<br />

Gandhi, riassunto dallo slogan “sviluppo prima di ambiente”, approccio ancora oggi<br />

prevalente malgrado che la densità <strong>della</strong> popolazione e l’incredibile livello di disboscamento<br />

ne rendano imperativo l’abbandono, aumentano il timore che l’accelerazione del<br />

degrado ambientale possa far dera<strong>gli</strong>are per sempre la crescita delle economie asiatiche,<br />

a cominciare da Cina e India. Se il relativamente modesto tasso di crescita finora<br />

raggiunto ha già causato un devastante impatto ambientale che minaccia di azzerare il<br />

mi<strong>gli</strong>or risultato ottenuto dall’indipendenza, cioè la sicurezza alimentare, un tasso maggiore<br />

per un prolungato periodo diventa chiaramente insostenibile. Nilekani (2009: 289)<br />

mostra anche che se le attuali tendenze continuano entro il 2030 l’India potrebbe dover<br />

importare circa un terzo del cibo che consuma. Lo scio<strong>gli</strong>mento dei ghiacciai ha seccato<br />

i grandi fiumi del paese – Gange, Brahmaputra e Irrawaddy – per gran parte<br />

dell’anno; con due soli veicoli per ogni cento abitanti il traffico urbano è già praticamente<br />

paralizzato, il carbone bruciato carica l’aria di emissioni inferiori solo a quelle cinesi e<br />

le importazioni di petrolio ammontano già al 70-75% del consumo e dovrebbero raggiungere<br />

il 90% entro il 2025. L’India si confronta quindi con tre sfide: riscaldamento<br />

globale, costi crescenti e un’offerta energetica poco sicura. Per affrontarle non deve<br />

quindi restare un isolato produttore e consumatore d’energia, ma deve, invece, contribuire<br />

alla difesa di un unico mercato globale dell’energia, magari tramite un accordo di<br />

libero scambio tra produttori e consumatori raggiunto in ambito OMC.<br />

Uno dei principali mercati emergenti in India è quello delle energie rinnovabili; sulle<br />

“tecnologie pulite” <strong>gli</strong> investiti sia indiani che stranieri sono in rapida crescita e già<br />

nel 2007 avevano abbondantemente superato i $2 miliardi.<br />

Gli aspetti principali di una strategia per la sicurezza energetica sono esposti da<br />

Chellaney (2005: 73-77)

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