L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
L’India e l’Europa<br />
caccia MiG-21 indiani, la costruzione di fregate in India e la consegna di caccia SU-<br />
30 e pezzi di ricambio. A dicembre dell’anno seguente furono firmati vari accordi<br />
compreso un patto di cooperazione tecnico-militare valido fino al 2010 nell’ambito<br />
del quale l’India ordinò tre navi da guerra, 400 carri armati T-90, vari aerei scuola,<br />
la portaerei Ammira<strong>gli</strong>o Gorshkov – a tutto il 2011 non ancora consegnata – e due<br />
squadroni di MiG-29. L’accordo di cooperazione prevedeva che su licenza russa<br />
l’India avrebbe prodotto carri armati T-90. Nel 2001 fu deciso che Mosca avrebbe<br />
assistito l’India nella creazione di sistemi di difesa aerea e le avrebbe prestato quattro<br />
bombardieri TU-22 da usare per portare testate nucleari e lanciare missili da crociera<br />
e che avrebbero sviluppato insieme, con finanziamento indiano, un aereo da<br />
trasporto militare (Multi-role Transport Aircraft o MTA) e il missile da crociera supersonico<br />
BrahMos. Nel 2005 l’India ha firmato con Mosca un contratto di $900 milioni<br />
per l’acquisto di Smerch-M BM 9K58, sistemi di lancio multi-missile con gittata<br />
fino a 90 chilometri, e 24 sistemi antimissile SA-19.<br />
Mosca non ha condannato l’India per i test nucleari del 1998, non le ha imposto<br />
sanzioni, né ha interrotto l’assistenza nucleare, inclusa l’offerta di impianti nucleari,<br />
due dei quali sono in costruzione nello stato di Tamil Nadu e <strong>altri</strong> 16 sorgeranno in<br />
tre località indiane, secondo accordi con il settore <strong>della</strong> difesa e dell’energia, come<br />
annunciato a marzo 2010 (Jain: 122-23).<br />
Indubbiamente, la cooperazione con Mosca è stata vitale per la difesa indiana<br />
che dipende ancora molto dalle attrezzature e dai pezzi di ricambio russi, particolarmente<br />
per la marina militare e la forza aerea. E benché New Delhi abbia diversificato<br />
i suoi acquisti per la difesa, Mosca resta il maggior fornitore estero di apparecchiature<br />
militari, anche perché i prodotti russi sono competitivi e Mosca è pronta a<br />
vendere attrezzature tecnologicamente avanzate, inclusi sottomarini nucleari, non<br />
disponibili altrove e a partecipare alla ricerca e allo sviluppo congiunto di nuovi<br />
prodotti. Questo fa dell’India uno dei più importanti e affidabili clienti dell’industria<br />
militare russa, l’unico paese con il quale Mosca ha un programma di cooperazione<br />
tecnico-militare (Sikri, 2009: 157-58). I due paesi hanno stretto un “partenariato<br />
strategico”, firmato dal Presidente Putin a New Delhi (ottobre 2000), che prevede<br />
una stretta cooperazione. Il patto riguarda anche la lotta al terrorismo globale e<br />
all’estremismo religioso, apparentemente senza tener conto che i terrorismi che<br />
combattono non solo sono geograficamente separati – Chchnya e Dagestan per Mosca<br />
e Jammu-Kashmir e “naxaliti” per New Delhi – ma hanno ideologie e obiettivi<br />
molto differenti. Ad ogni modo nell’ottobre 2005 i due governi condussero esercitazioni<br />
congiunte di truppe aereo trasportate, mirate a introdurre “il concetto di interoperabilità”<br />
per azioni contro terroristiche.<br />
Tra i vari accordi conclusi poi durante la visita a Mosca del Primo ministro indiano<br />
Vajpayee a novembre 2003 ci fu anche quello di tenere ogni anno manovre navali ed<br />
esercitazioni militari congiunte nell’Oceano Indiano, sottolineando l’opposizione dei<br />
due governi a qualsiasi disegno unilaterale e unipolare. Nel 2004, New Delhi ottenne<br />
l’accesso al sistema di navigazione satellitare russo Glonass. Anche al vertice di Mosca<br />
del dicembre 2005, vennero firmati accordi importanti su spazio, armamenti, difesa<br />
ed energia e si formalizzò la partecipazione indiana all’importante progetto petrolifero<br />
russo di Sakhalin-I. Con un investimento di $1,7 miliardi l’ONGC acquistò il diritto<br />
al 40% del petrolio estratto a Sakhalin durante i primi 5-6 anni. Un simile accordo<br />
sembra essere stato raggiunto per Sakhalin-III, mentre Gazprom e Gas Authority indiana<br />
stanno sviluppando insieme un blocco nel Golfo del Bengala.<br />
259