L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
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L’India e i suoi “vicini”<br />
15.5%) all’Afghanistan. Il TAPI potrebbe alleviare moltissimo il problema energetico<br />
indiano ma il fatto che deve attraversare territori altamente instabili, che difficilmente<br />
potranno essere pacificati a breve termine, causa forti trepidazioni sulle sorti<br />
del dotto e fa dubitare che i $7,6 miliardi del progetto rappresentino la scelta mi<strong>gli</strong>ore<br />
per un’India in cerca di alternative fonti di energia 10 . Il progetto è sponsorizzato<br />
dalla Banca asiatica di sviluppo (ADB) e dovrebbe essere ultimato nel 2014. Sia il<br />
progetto IPI che quello TAPI prendono in considerazione l’eventuale estensione alla<br />
Cina 11 , il che sarebbe un’ulteriore garanzia per l’India, che teme il ricatto del Pakistan<br />
12 , nonostante la forte interdipendenza che ognuno dei progetti creerebbe tra i<br />
due paesi. Per questo l’IPI è stato chiamato anche “gasdotto <strong>della</strong> pace”, perché la<br />
necessaria collaborazione potrebbe alterare i loro rapporti politici e sociali, facilitando<br />
la risoluzione dei conflitti regionali, come quelli in Afghanistan e Kashmir. A<br />
ogni modo l’IPI è stato ufficialmente sospeso all’inizio del 2011, mentre i difficili<br />
negoziati per il TAPI si sono conclusi qualche mese dopo.<br />
Inoltre, in Afghanistan il ritiro definitivo delle truppe NATO alla fine del 2014<br />
porterà rapidamente all’inclusione dei talebani nel governo centrale o alla concessione<br />
di una semi autonomia nei territori orientali e meridionali controllati dai pashtuni,<br />
il che renderebbe impossibile garantire la sicurezza delle pipelines. Ugualmente<br />
pericolosa è la situazione nella provincia pakistana del Belucistan, dove nel<br />
2009 ci sono stati più di 126 attacchi con bombe e granate a<strong>gli</strong> oleodotti o gasdotti<br />
che attraversano la regione e dove 11 pipelines sono saltate in aria nel giro di dieci<br />
giorni a febbraio 2011.<br />
Infine, non è sicuro che l’offerta turkmena sia sufficientemente ampia e il progetto<br />
TAPI è “fortemente ostacolato da Russia e Cina, che cercano a loro volta di<br />
controllare le risorse energetiche <strong>della</strong> regione” (Casarini, 2008: 19). Non è da escludere,<br />
infine, che col tempo entrambi i progetti vengano realizzati e che i due dotti<br />
vengano collegati in modo da creare una rete come in Europa (Sikri, 2009: 210-<br />
11). A ogni modo, New Delhi reputa che il gasdotto mi<strong>gli</strong>orerebbe notevolmente i<br />
rapporti tra i paesi dell’Asia meridionale che potrebbero così scoprire i potenziali<br />
benefici di una maggiore integrazione economica.<br />
***<br />
10 Il prezzo interno indiano del gas naturale è determinato dal settore elettrico e da quello<br />
dei fertilizzanti che, insieme, rappresentano il 70% del consumo nazionale e i cui prezzi<br />
sono controllati dal governo tramite l’“Administered Price Mechanism”. Nel 2010 il settore<br />
elettrico ebbe difficoltà a fornire l’elettricità al prezzo fissato dal governo. Inoltre, dato<br />
che elettricità e fertilizzanti sono strettamente connessi all’agricoltura, l’elettricità usata<br />
da agricoltori e unità agricole viene sussidiata. Il più alto prezzo del gas naturale impatta<br />
direttamente su quello dei prodotti agricoli, il che conseguentemente causa <strong>altri</strong> problemi,<br />
come il peggioramento <strong>della</strong> sicurezza alimentare del paese. Ridurre di dipendere dal gas<br />
naturale di questi settori permette al governo di deregolamentare il settore del gas naturale<br />
senza creare un effetto contrario.<br />
11 Con le sue notevoli riserve di petrolio e gas, l’Iran è in condizione di rifornire Cina e<br />
India per un paio di decadi per cui nessuno di questi due paesi è disposto a sottostare alle<br />
pressioni americane a rifornirsi altrove.<br />
12 New Delhi può anche rivalersi, però, bloccando l’afflusso di acqua dell’Indo e dei suoi<br />
affluenti che dall’India entrano nel Pakistan.<br />
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