L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
3. L’India e il resto dell’Asia<br />
3.1. IL GIAPPONE<br />
L’India e il Giappone stabilirono rapporti diplomatici nel 1952, ma subito emersero<br />
differenze ideologiche per cui i loro rapporti commerciali ed economici furono insignificanti,<br />
salvo la sostanziale assistenza allo sviluppo fornito dal Giappone a partire<br />
dal 1958, quando l’India diventò il primo paese a ricevere l’aiuto nipponico. La situazione<br />
cominciò a sbloccarsi quando l’India iniziò la liberalizzazione <strong>della</strong> propria<br />
economia e formulò la LEP.<br />
Il Giappone reagì, però, duramente al test nucleare indiano del 1998, impose sanzioni<br />
e promosse anche la censura del paese sia in ambito ONU sia in <strong>altri</strong> organismi<br />
multilaterali, decisione che dispiacque al governo indiano che rimproverò al Giappone<br />
di non rendersi conto <strong>della</strong> difficile posizione in cui essa era venuta a trovarsi dopo il<br />
radicale deterioramento subito dal contesto di sicurezza in Asia meridionale.<br />
La visita a New Delhi del Primo ministro Mori nel 2000 permise al Giappone di<br />
cominciare a co<strong>gli</strong>ere l’importanza del potenziale indiano per cui fu dato inizio ai negoziati<br />
per un “Comprehensive Economic Partnership Agreement” (CEPA) che facilitasse<br />
l’espansione dei rapporti commerciali, de<strong>gli</strong> investimenti e <strong>della</strong> cooperazione<br />
per l’energia nucleare a scopi civili, in modo da realizzare questo potenziale con benefici<br />
mutui. Alla visita fece seguito il primo dialogo bilaterale sulla sicurezza tenutosi a<br />
Tokyo a lu<strong>gli</strong>o 2001, dialogo che venne istituzionalizzato come evento annuale.<br />
Fu solo a dicembre 2006 che i due paesi, tra crescenti paure per l’ascesa cinese,<br />
interesse comune a contenerne la crescente espansione marittima e incipiente alleanza<br />
India-USA, conclusero un “partenariato strategico”con il quale l’India diventava<br />
un attore chiave nei piani giapponesi a lungo termine concernenti la sicurezza asiatica.<br />
Per ragioni politiche, ma anche per diversificare il proprio portafo<strong>gli</strong>o, Tokyo<br />
cominciò a investire in India, alla quale destinava un’assistenza allo sviluppo maggiore<br />
di quella offerta alla Cina, mostrando anche interesse a espandere la cooperazione<br />
militare, particolarmente nel settore marittimo. A sua volta, l’India riconobbe<br />
di condividere con il Giappone l’interesse per la sicurezza energetica e per la stabilità<br />
dell’<strong>equilibri</strong>o di potere in Asia. Contrariamente a molti paesi asiatici, l’India non<br />
ha nessun risentimento contro il Giappone, mentre entrambi hanno un forte interesse<br />
a contenere l’influenza cinese in Asia e cooperando possono più facilmente coinvolgere<br />
in questo compito altre democrazie <strong>della</strong> regione.<br />
Frattanto, i contatti ad altissimo livello si sono estesi a molte altre questioni politiche,<br />
strategiche ed economiche ed entrambi hanno cominciato a cooperare su problemi<br />
d’importanza regionale e globale, come disarmamento nucleare, sicurezza energetica<br />
e marittima, cambiamento climatico, terrorismo, pirateria, riforma<br />
dell’ONU, costruzione dell’architettura istituzionale regionale e molti <strong>altri</strong>.<br />
200