L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
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L’India e i suoi “vicini”<br />
scena mondiale spesso porta a far convergere i loro interessi e quindi alla collaborazione<br />
nelle trattative multilaterali. Infatti, al vertice di Copenhagen hanno sostenuto<br />
le ragioni dello sviluppo, contro i massimalismi ambientali dei paesi avanzati, e<br />
quelle di una ristrutturazione del mercato agricolo globale che favorisca le esigenze<br />
dei PVS, contro i sussidi all’agricoltura dei paesi avanzati. Inoltre, l’India e la Cina<br />
partecipano in molti fori regionali nei quali possono relazionarsi in maniera costruttiva.<br />
L’una partecipa come osservatore in organizzazioni regionali dove l’altra è<br />
membro dominante – come nella SCO, di cui, però, nel 2012 l’India dovrebbe diventare<br />
membro effettivo, e nella SAARC – ed entrambe sono membri dell’East Asia<br />
Summit (EAS) e del vertice trilaterale Russia-India-Cina – vedi nota 5 del cap. 5.<br />
L’obiettivo politico comune di promuovere un ordine mondiale multipolare, ha<br />
certamente contribuito alla normalizzazione delle relazioni tra Cina, Russia e India,<br />
sanzionata dall’incontro dei tre ministri de<strong>gli</strong> esteri a New Delhi nel febbraio 2007. Al<br />
termine del vertice i ministri espressero la convinzione che “la democratizzazione delle<br />
relazioni internazionali è la chiave per la costruzione di un mondo sempre più multipolare”,<br />
una convinzione che, secondo molti osservatori, implicherebbe che il disgelo<br />
tra i tre giganti asiatici sia in parte finalizzato a contenere la presenza e <strong>gli</strong> interessi<br />
americani nella regione. Naturalmente, la consistenza del triangolo dipende da quella<br />
dei singoli rapporti bilaterali. Lo stagionato rapporto indo-russo continua a essere abbastanza<br />
soddisfacente (Sideri, 2009: 133), nonostante che più recentemente il mi<strong>gli</strong>oramento<br />
delle relazioni indo-americane e la conseguente tendenza indiana ad acquistare<br />
armamenti americani abbia creato qualche tensione con Mosca.<br />
Anche il fronte sino-russo è apparentemente calmo, per cui i mutui sospetti che<br />
rendono incerte le relazioni tra India e Cina continuano a rappresentare il problema<br />
principale. Il processo d’integrazione economica e commerciale tra i due paesi è in<br />
parte condizionato dal tentativo di trovare una soluzione politica e diplomatica alle<br />
storiche dispute di confine e anche per questo, i rapporti commerciali tra India, Cina<br />
e Russia sono largamente inferiori alle rispettive potenzialità, ma includono due settori<br />
strategici di grande importanza: energia e armamenti. Sia la Cina che l’India sono<br />
infatti i mi<strong>gli</strong>ori clienti dell’industria bellica russa ed entrambe desiderano avere<br />
un ruolo crescente nell’esplorazione ed estrazione di gas e petrolio nelle ex repubbliche<br />
sovietiche dell’Asia centrale. Indubbiamente, “tra le tre grandi potenze asiatiche<br />
c’è, sostiene Casarini (2008: 9), competizione ma anche una sostanziale comunanza<br />
di interessi nello sfruttare le risorse <strong>della</strong> regione e tenerne fuori, quanto più<br />
possibile, <strong>gli</strong> Stati Uniti e l’Europa”. I due paesi stanno cercando di mettere da parte<br />
le precedenti incomprensioni e dare nuove basi al loro rapporto, ma a rendere complicato<br />
l’accordo resta l’avversione cinese per le alleanze, il desiderio di entrambi di<br />
stabilire separatamente uno stretto rapporto di lavoro con Washington e il fatto che la<br />
Russia ha poco da offrire oltre quello che la Cina già riceve (Amresh, 2010: 53-54).<br />
* * *<br />
Evidentemente, <strong>gli</strong> interessi nazionali cinesi e indiani nell’Asia meridionale sono<br />
altamente competitivi, per cui è impensabile che questi due paesi riescano a sviluppare<br />
un vero partenariato strategico. L’India deve cercare, quindi, di bloccare la Cina<br />
in Asia orientale e centrale, ma simultaneamente deve anche adottare iniziative di<br />
buona volontà ed entrare in meccanismi di cooperazione commerciale ed economica<br />
con Beijing. Sarebbe azzardato, oggi, tentare di valutare quanto la competizione fra<br />
l’India e la Cina possa influire sulla crescita economica e sull’influenza internazio-<br />
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