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L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

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L’India e il resto dell’Asia<br />

detti temi “trade-unrelated”. Ad agosto 2009 l’India ha firmato un’ALS, per ora relativo<br />

solo alle merci, con l’ASEAN il cui PIL totale supera i $2 trilioni. La BIM-<br />

STEC e la Mekong-Ganga Cooperation (MGC) offrono altre opportunità di cooperazione<br />

con i paesi <strong>della</strong> regione, così come il “Trattato di amicizia e cooperazione<br />

nell’Asia sudorientale” al quale l’India ha aderito nel 2003. Sfortunatamente, la<br />

Thailandia ha perso interesse nella MGC e creato con <strong>gli</strong> stessi paesi <strong>della</strong> MGC,<br />

salvo l’India, l’“Ayeyawady-Chao Phraya-Mekong Economic Cooperation Strategy”<br />

(ACMECS), tutti membri <strong>della</strong> più vecchia “Greater Mekong Subregion”<br />

(GSM) alla quale partecipa anche la provincia cinese dello Yunnan.<br />

Tutto ciò ha facilitato l’ingresso (2005) dell’India nell’EAS (con 16 membri ai<br />

quali si sono aggiunti a novembre 2011 <strong>gli</strong> USA e la Russia 14 ) e nell’“Asia-Europe<br />

Meeting” (ASEM). A maggio del 2009, l’ASEAN e l’India hanno firmato un ALS<br />

(AIFTA) – un mercato di 1,8 miliardi di persone e un PIL congiunto di $2,75 trilioni<br />

– che è entrato in funzione l’anno seguente. L’EAS sta studiando l’introduzione di<br />

un “Comprehensive Economic Partnership in East Asia” (CEPEA) – proposto dal<br />

Giappone per l’ASEAN più India, Cina, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda –<br />

che comprenda anche il settore finanziario, un’iniziativa la cui importanza è stata<br />

evidenziata dalla recente crisi finanziaria. Naturalmente, anche la Cina è fortemente<br />

interessata all’Asia sudorientale dove il “grande gioco” è di notevole importanza. E<br />

proprio per questo l’India dovrebbe cominciare a considerare se aderire o meno a<br />

quel nascente gruppo commerciale chiamato Trans-Pacific Partnership (TPP) – al<br />

momento composto da Australia, Brunei, Cile, Malaysia, Nuova Zelanda, Perù, Singapore,<br />

Vietnam e USA, ma al quale intendono aderire il Giappone e <strong>altri</strong> paesi<br />

dell’Asia Pacifico – che a novembre del 2011 ha raggiunto un accordo che potrebbe<br />

portare rapidamente alla creazione di un partenariato per promuovere scambi e investimenti,<br />

innovazione, crescita economica e sviluppo.<br />

* * *<br />

La collocazione geografica di Singapore è ideale per permettere all’India di<br />

proiettarsi nel Mare Cinese Meridionale e contrastarvi la presenza cinese. Le relazioni<br />

tra i due paesi sono ancora modeste, ma stanno mettendo radici anche in seguito<br />

al notevole appoggio dato da Singapore all’impegno indiano nell’ASEAN.<br />

L’interscambio è cresciuto rapidamente e, sostenuto da un CECA in vigore dal giugno<br />

2005, nel 2010 ha raggiunto 30,7 miliardi di dollari di Singapore. L’India è così<br />

diventata il 10° partner commerciale di Singapore e la sua comunità d’affari la maggiore<br />

del paese. Nel 2003 un patto di sicurezza ha esteso un programma già esistente,<br />

relativo a esercitazioni navali congiunte, a manovre aeree e di terra e ha creato un<br />

dialogo d’alto livello sulla sicurezza e lo scambio di intelligence. Tutto il personale<br />

delle forze armate di Singapore è addestrato in India, che ha anche espresso la disponibilità<br />

a permettere alla forza aerea di utilizzare per un esteso periodo i suoi poligoni<br />

di tiro<br />

* * *<br />

14 L’ammissione nell’EAS de<strong>gli</strong> USA, più che quella <strong>della</strong> Russia, esclude che<br />

quest’organismo possa fornire il quadro di riferimento per un’entità pan-asiatica che abbia<br />

identità e influenza indipendente (Sikri, 2009: 128).<br />

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