L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
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La “grande Potenza povera”<br />
Indagando sull’apparente riduzione <strong>della</strong> povertà registrata nel periodo 1993-05,<br />
Himanshu (2008: 23-27) conclude che (i) fu a ogni modo inferiore a quella del<br />
1983-94; (ii) fu anche inferiore al tasso annuale di diminuzione del periodo 1999-<br />
2005, il che implica che gran parte <strong>della</strong> riduzione nel 1993-05 si concentrò nella<br />
seconda metà di questo periodo; e (iii) gran parte <strong>della</strong> riduzione a livello nazionale<br />
nel 1999-05 risultò dalla rapida riduzione ne<strong>gli</strong> stati che fino al 1999-00 presentavano<br />
un tasso di povertà superiore a quello medio nazionale, cioè Assam, Bihar, Bengala<br />
occidentale, Madya Pradesh e Orissa. L’evidenza mostra, quindi, secondo Himanshu<br />
(2008:6), che ne<strong>gli</strong> anni ’90 – definiti come 1993-2000 o 1987-2000 – la<br />
riduzione <strong>della</strong> povertà subì un arresto, mentre era stata notevole nel 1999-05. Ciò si<br />
spiega con l’impatto negativo che il generale aumento dei prezzi relativi de<strong>gli</strong> alimentari<br />
51 , e in particolare dei cereali, ebbe sulla riduzione <strong>della</strong> povertà durante <strong>gli</strong><br />
anni ’90, riduzione che nel quinquennio successivo fu invece resa possibile dalla<br />
minore crescita dei prezzi alimentari, nonostante il calo <strong>della</strong> produzione e dei salari.<br />
Il periodo di rapida riduzione <strong>della</strong> povertà è stato anche caratterizzato da un alto<br />
tasso di crescita dell’occupazione, particolarmente nel settore informale e non organizzato,<br />
che ha contribuito ad aumentare il numero di lavoratori per fami<strong>gli</strong>a e quindi<br />
il reddito familiare. Infine, per tutto il periodo delle riforme il tasso di riduzione<br />
<strong>della</strong> povertà è stato maggiore nelle aree rurali piuttosto che in quelle urbane, fenomeno<br />
reso possibile dalla creazione di posti di lavoro dovuta all’aumento <strong>della</strong> produzione<br />
agricola del 3% che permise un altrettanto rapida crescita dei salari. Dopo il<br />
2000 produzione agricola e salari sono diminuiti notevolmente, ma la riduzione <strong>della</strong><br />
povertà è stata sostenuta dai bassi prezzi alimentari, anche se è possibile che molti<br />
abbiano dovuto ridurre la reale spesa alimentare e la quantità di nutrienti assorbiti.<br />
Anche tra quelli che sostengono che la crescita economica sia in parte “sgocciolata”<br />
sui poveri (filter-down process) alcuni riconoscono che “la disugua<strong>gli</strong>anza è<br />
aumentata tra aree urbane e rurali” (Shukla e Bakshi, 2011a), mentre <strong>altri</strong>, come Jagdish<br />
Bhagwati (2010), mettono in discussione quest’affermazione. Utilizzando<br />
l’indice di Theil invece che quello di Gini 52 , Pravin e Guru (2011) mostrano che la<br />
disugua<strong>gli</strong>anza dopo essere diminuita tra il 1988 e il 1994, è aumentata tra il 1994 e<br />
le, risultato dovuto a complesse radici storiche, inclusa una mobilitazione politica delle<br />
caste e delle classi più basse iniziata molto prima dell’indipendenza. Questa mobilitazione<br />
ha permesso l’ascesa al potere di un ben organizzato Partito comunista e l’affermazione di<br />
un regime pro-poveri che, interagendo con una cittadinanza molto attiva, ha messo in moto<br />
quello che Dreze e Sen considerano un “circolo virtuoso”, caratterizzato da riforma agraria,<br />
più investimenti e mi<strong>gli</strong>ore attuazione delle politiche relative all’istruzione e alla<br />
salute pubblica e una maggiore egua<strong>gli</strong>anza di genere. Di conseguenza, rispetto al resto<br />
dell’India i terreni coltivati sono i più equamente distribuiti e i salari dei lavoratori senza<br />
terra sono i più alti. Nonostante tutto, però, alle ultime elezioni il Partito comunista ha<br />
perso sia nel Bengala occidentale, dove era stato al governo per 34 anni consecutivi, come<br />
nel Kerala, dove aveva governato per <strong>gli</strong> ultimi cinque anni, ma da tempo vi esercitava<br />
una notevole influenza..<br />
51 Che le fluttuazioni dei prezzi dei beni di consumo aggravassero la povertà rurale era già<br />
stato dimostrato da Aahwani Saith (Production, Prices and Poverty in Rural India,<br />
Journal of Development Studies, no. 17, 1981).<br />
52 Dal 30,8% del 1993, l’indice Gini era salito a 33,4% nel 2005, quando la distribuzione<br />
era peggiorata, ma sempre restando mi<strong>gli</strong>ore di quella brasiliana (57,6%) o di quella cinese<br />
(41,5%) World Development Indicators <strong>della</strong> BM).<br />
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