L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
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L’India e il resto dell’Asia<br />
al governo del NDA, a guida BJP, che ossessionato dall’anti-islamismo, era interessato<br />
a stringere i rapporti con <strong>gli</strong> USA, interesse che in realtà non diminuì nemmeno<br />
con l’avvento del governo UPA, sostenuto da una sinistra certamente non tenera con<br />
<strong>gli</strong> USA e con Israele. Ad ogni modo molti erano, e sono, <strong>gli</strong> interessi sui quali New<br />
Delhi e Tel Aviv tendono a convergere, a cominciare dalla lotta al terrorismo e la<br />
cooperazione alla difesa, particolarmente quella high-tech che ha permesso all’India<br />
di diversificare le proprie forniture di materiale bellico.<br />
Oltre a fornire all’India attrezzature e tecnologie militari non <strong>altri</strong>menti disponibili,<br />
perché <strong>gli</strong> USA ne vietano la vendita, Israele coopera con l’India nel settore<br />
dell’intelligence, una cooperazione che è risultata molto utile a entrambi. Altra area<br />
di cooperazione è il satellite imaging che a gennaio 2008 ha permesso all’India di<br />
metter in orbita un satellite spia israeliano capace di fornire informazioni sulle istallazioni<br />
strategiche iraniane e di acquistare un radar israeliano in modo da rafforzare i<br />
sistemi di allarme lungo le proprie coste occidentali, spendendo $600 milioni. Ma<br />
già nel 2005 Israele aveva installato tre telescopi a raggi ultravioletti su un GSAT-4<br />
lanciato dall’India. Washington ha poi permesso a Israele di vendere a New Delhi i<br />
“Phalcon Airborne Warning & Controlling Sistems” (AWACS), integrando così il<br />
sistema radar e comunicazione “Phalcon” con l’aereo militare russo “Ilyushin-76”<br />
per trasporti pesanti. Nel 2007 Israele e India si sono impegnati a sviluppare per le<br />
forze armate di quest’ultima un nuovo sistema di difesa aerea basato sul missile Barak,<br />
un progetto il cui costo è stato stimato pari a $2,5 miliardi.<br />
La flessibilità e ricettività dell’industria israeliana le ha permesso di adattarsi rapidamente<br />
alle richieste delle forze armate indiane, ottenendo lucrativi contratti per<br />
la modernizzazione dell’armamento russo, per cui carri armati, portaerei, elicotteri e<br />
caccia sono stati equipaggiati con elettronica israeliana. Le stesse capacità sono state<br />
utili per rifornire di munizioni l’esercito indiano durante lo scontro con il Pakistan<br />
nel 1999 in Kashmir – la famosa crisi di Kargil nel 1999. Il valore complessivo dei<br />
contratti firmati da New Delhi con Tel Aviv ne<strong>gli</strong> ultimi dieci anni è stimato a circa<br />
$10 miliardi. La relazione indo-israeliana non è ormai più un semplice scambio, ma<br />
investe ricerca e sviluppo di progetti in modo che entrambi i paesi possano sfruttare<br />
al me<strong>gli</strong>o le loro mutue sinergie nel settore <strong>della</strong> difesa. Inoltre, nuove aree di cooperazione<br />
sono state identificate nel settore agricolo, in quello scientifico, <strong>della</strong> salute<br />
pubblica, <strong>della</strong> tecnologia informatica, delle telecomunicazioni e del settore spaziale.<br />
Le principali merci esportate dall’India a Israele sono pietre e metalli preziosi,<br />
prodotti chimici, articoli tessili, piante e vegetali, prodotti minerari, gomma e prodotti<br />
plastici, metalli di base e macchinari. Le principali esportazioni da Israele<br />
all’India includono pietre e metalli preziosi, prodotti chimici e minerari, metalli di<br />
base, macchinati e mezzi di trasporto. Finora, l’interscambio annuale, di cui la metà<br />
circa è costituta da diamanti, non ha superato i $5 miliardi, ma i due paesi stanno<br />
negoziando un ALS per cercare di portarlo a $15 miliardi entro il 2015..<br />
Lo stretto rapporto indo-israeliano, alterando l’<strong>equilibri</strong>o di potere, potrebbe avere<br />
un impatto importante non solo sull’Asia meridionale, ma anche sul MO e forse<br />
sull’intera Asia. È anche vero, però, che questa convergenza d’interessi incontra fattori<br />
e forze che tendono a circoscriverla e limitarla (Plant, 2008: 131). Da una parte,<br />
l’opinione pubblica indiana 12 , particolarmente quella mussulmana e i partiti di sini-<br />
12 Secondo un sondaggio internazionale condotto nel 2009 su incarico del ministero de<strong>gli</strong><br />
Esteri israeliano, l’India è il paese più favorevole a Israele nel mondo.<br />
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