14.06.2013 Views

L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

228<br />

L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />

di imporre la propria volontà verrebbe limitata – abbia contribuito alla normalizzazione<br />

delle relazioni tra Cina, Russia e India, sanzionata dall’incontro dei tre ministri de<strong>gli</strong><br />

esteri a New Delhi nel febbraio 2007. Al termine del vertice i ministri hanno espresso<br />

la convinzione che “la democratizzazione delle relazioni internazionali è la<br />

chiave per la costruzione di un mondo sempre più multipolare”, una convinzione che,<br />

secondo molti osservatori, implicherebbe che il disgelo tra i tre giganti asiatici sia in<br />

parte finalizzato a contenere la presenza e <strong>gli</strong> interessi americani nella regione. I rapporti<br />

commerciali tra i tre paesi sono, però, largamente inferiori alle rispettive potenzialità,<br />

ma includono due settori strategici di grande importanza: energia e armi. Sia la<br />

Cina che l’India sono infatti i mi<strong>gli</strong>ori clienti dell’industria bellica russa ed entrambe<br />

desiderano avere un ruolo crescente nell’esplorazione ed estrazione di gas e petrolio<br />

nelle ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale. “Tra le tre grandi potenze asiatiche<br />

c’è, insomma, competizione ma anche una sostanziale comunanza di interessi nello<br />

sfruttare le risorse <strong>della</strong> regione e tenerne fuori, quanto più possibile, <strong>gli</strong> Stati Uniti e<br />

l’Europa” (Casarini, 2008: 9). Con l’ingresso nell’EAS, l’India ha stabilito il ponte con<br />

l’Asia orientale e, nonostante l’ostruzionismo cinese, ora deve continuare a lavorare<br />

con <strong>gli</strong> <strong>altri</strong> paesi asiatici, specialmente il Giappone, per sviluppare un’architettura regionale,<br />

all’interno <strong>della</strong> quale portare anche i suoi vicini dell’Asia meridionale.<br />

Il processo d’integrazione regionale perseguito dai vari organismi all’uopo creati<br />

e da<strong>gli</strong> ALS in vigore e in via di negoziazione, un processo molto più avanzato di<br />

quanto molti credano, dovrebbe sfociare nella costruzione di un ampio e inclusivo<br />

blocco che oltre a costituire il motore <strong>della</strong> crescita economica globale rappresenti<br />

anche un’ancora di stabilità per il resto del mondo, il che presuppone che venga disegnata<br />

un’architettura per la sicurezza asiatica.<br />

3.6 REGIONALISMO INDIANO<br />

Già nel 1947 Jawaharlal Nehru concepiva l’Asia come un’entità integrata, evidenziando<br />

il ruolo del regionalismo e l’istituzionalizzazione <strong>della</strong> cooperazione. Ma è<br />

solo dopo la fine <strong>della</strong> Guerra fredda e l’ampliarsi dello spazio strategico nel quale<br />

l’India può perseguire i propri interessi nazionali che essa è riuscita ad assumere il<br />

proprio legittimo ruolo nel continente (R. Jain, 2005: 8). L’India è, quindi, arrivata<br />

tardi al regionalismo, ma le frustrazioni patite con la SAARC l’hanno spinta a guardare<br />

oltre l’Asia meridionale, a quella orientale e sudorientale. Di qui la formulazione<br />

<strong>della</strong> LEP all’inizio de<strong>gli</strong> anni ’90. Politica che le ha permesso di creare stretti<br />

rapporti istituzionali con l’ASEAN, di istituire con <strong>altri</strong> paesi asiatici cooperazione<br />

per ragioni strategiche e di sicurezza, particolarmente marittima e protezione delle<br />

rotte, sicurezza energetica, ampia zona economica esclusiva, e industria ittica.<br />

L’India ha concluso accordi di difesa con Sri Lanka e Singapore, accordi di cooperazione<br />

con molti <strong>altri</strong> paesi asiatici, partecipa ai meccanismi per la protezione del<br />

traffico navale attraverso lo Stretto di Malacca e ha firmato un accordo con<br />

l’Indonesia e la Thailandia per pattu<strong>gli</strong>are insieme il Mar delle Andamane e reprimere<br />

pirateria, traffico di armi e terrorismo navale. L’India ha inoltre partecipato alla<br />

creazione di nuovi raggruppamenti regionali e sub-regionali, come l’“Indian Ocean<br />

Rim Association for Regional Cooperation”, la BIMSTEC e la MGC. Queste strutture<br />

dovrebbero essere realizzate nei prossimi 5-10 anni, giusto in tempo per poter<br />

far fronte all’espansione dei traffici economici generati nella regione dall’ALS India-ASEAN.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!