L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />
nale dell’una o dell’altra potenza, ma è certo che i due colossi asiatici evitano, per il<br />
momento, reciproche provocazioni sul piano militare.<br />
Pronto a riprendersi l’eredità del Raj, il governo di centro destra del BJP alla fine<br />
de<strong>gli</strong> anni ’90 varò un ambizioso programma di acquisti navali insieme a una “forward<br />
leaning” politica estera, la “Look East Policy” (LEP) per consolidare l’accesso<br />
e l’influenza politica nella regione litoranea che va dall’Africa orientale all’Asia-<br />
Pacifico, l’area sulla quale dominava l’impero britannico (Ladwig, 2009: 90).<br />
Seguendo con attenzione la modernizzazione militare cinese, New Delhi ha intrapreso<br />
una serie di riforme del proprio apparato militare, ha lanciato alla fine del<br />
2008 la prima missione lunare priva di equipaggio e ha aumentato la cooperazione<br />
militare con <strong>gli</strong> USA (Bajoria, 2009). New Delhi, nota Vaghi (2009: 8), si preoccupa<br />
per il “filo di perle” costruito dalla Cina e quindi potenzia <strong>gli</strong> investimenti per la difesa<br />
(aumentati del 34% nel biennio 2009-2010 rispetto al 2008-2009), specialmente<br />
quelli dedicati alla flotta (vedi Approfondimento a p. 232).<br />
Dopo che ad aprile 2005 era stato firmato un protocollo di collaborazione strategica<br />
fra New Delhi e Beijing, a maggio 2006 i due paesi sottoscrissero, per la prima<br />
volta nella loro storia, un “Memorandum of Understanding” (MOU) sulla difesa che<br />
istituzionalizzava programmi di addestramento tra le loro forze armate, manovre navali<br />
congiunte ed esercitazioni anti-terrorismo. Malgrado sia improbabile che la marina<br />
indiana raggiunga i suoi ambiziosi obiettivi prima del 2025, è già in grado, però,<br />
di operare attivamente oltre l’Oceano Indiano.<br />
Per facilitare la capacità di proiezione in Asia-Pacifico, la marina indiana sta<br />
mi<strong>gli</strong>orando la rete di basi navali e una seconda base è in costruzione sulle coste orientali<br />
del’India, presso Vizag, a 50 chilometri dal quartiere generale dell’“Eastern<br />
Naval Command”. Questa nuova base dovrebbe ospitare due portaerei, sottomarini<br />
d’attacco e navi appoggio in modo di agevolare le esercitazioni navali condotte nel<br />
Mare Meridionale Cinese insieme a navi di paesi che diffidano <strong>della</strong> Cina. Nel 2005<br />
il “Far Eastern Naval Command” (FENC) è stato posto a Port Blair, nelle isole Andamane,<br />
a mezza strada tra il Golfo del Bengala e lo Stretto di Malacca (Ladwig,<br />
2009: 93 e 95). Frattanto, l’India ha lentamente spostato truppe verso il confine settentrionale<br />
e rafforzato i legami strategici con quasi tutti i vicini <strong>della</strong> Cina.<br />
I rapporti militari tra India e Cina sono stati rafforzati in un primo tempo con la<br />
partecipazione de<strong>gli</strong> osservatori indiani alle manovre militari cinesi e viceversa, poi<br />
nel 2003 ebbero luogo a Shanghai esercitazioni navali congiunte seguite da quelle<br />
tenute l’anno dopo in India. Probabilmente ci saranno anche esercitazioni congiunte<br />
tra Russia, Cina e India.<br />
Avendo abbracciato la globalizzazione e il mercato globale, un’India sempre più<br />
sicura di sé e interessata alla propria sicurezza, è naturalmente portata a focalizzare<br />
l’attenzione sull’Oceano Indiano e sull’area che su questo mare si affaccia, così come<br />
aveva fatto durante gran parte del proprio passato pre coloniale. L’India non è<br />
più <strong>geopolitica</strong>mente confinata in Asia meridionale, dove durante la Guerra fredda, a<br />
causa del suo allineamento con l’URSS, <strong>gli</strong> USA e la Cina, con l’aiuto del Pakistan,<br />
si adoperarono per contenerla. Lo tsunami del dicembre 2004 ha offerto a New Delhi<br />
l’occasione per dimostrare quanto importante e strategicamente impegnativa consideri<br />
questa zona geografica e la sua Maritime Doctrine del 2007 sottolinea il ruolo<br />
centrale che il pensiero strategico indiano assegna all’Oceano Indiano e la determinazione<br />
di esercitare grande influenza sull’intera regione.<br />
L’india è preoccupata per la presenza di potenze esterne nell’Oceano Indiano,<br />
quali <strong>gli</strong> USA e specialmente la Cina, la cui crescente capacità di proiezione irrita la