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L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi

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L’India e <strong>gli</strong> <strong>altri</strong><br />

forniture di petrolio, fertilizzanti, metalli e armamenti; e appoggiandola a livello internazionale<br />

per il Kashmir, il Pakistan e la nascita del Bangladesh, un’operazione<br />

che l’India potè intraprendere grazie al “Trattato indo-sovietico di pace, amicizia e<br />

cooperazione” firmato nell’agosto 1971.<br />

Per l’India Mosca ha rappresentato una forza che bilanciava l’asse Islamabad-<br />

Beijing-Washington e proprio <strong>gli</strong> stretti legami tra le due hanno influito in maniera<br />

notevole sul resto dell’Asia, e specialmente sulla Cina, come si è visto durante il<br />

conflitto sino-sovietico, quando l’ingombrante presenza indiana al sud ne limitò la<br />

capacità d’azione. Per questo la decisione indiana di dotarsi di armi nucleari non incontrò<br />

l’opposizione di Mosca, di cui tra l’altro l’India era uno dei maggiori acquirenti<br />

di armamenti, compresi sofisticatissimi sistemi d’arma. L’India, però, non fu<br />

mai, in senso stretto, un alleato militare di Mosca alla quale si avvicinò solo per ragioni<br />

di difesa e di sicurezza. I due paesi condividevano preoccupazioni e interessi<br />

ideologici e geopolitici, ma New Delhi non ha mai raccolto la proposta russa di formulare<br />

una dottrina di sicurezza per l’Asia, perché convinta che ciò avrebbe acuito<br />

la rivalità delle superpotenze nella regione.<br />

I rapporti tra i due paesi furono seriamente sconvolti dall’invasione sovietica<br />

dell’Afghanistan, membro dell’MNA e, per l’India un utile contrappeso al Pakistan<br />

che invece l’azione russa trasformò in un alleato indispensabile de<strong>gli</strong> USA che lo<br />

coprirono di aiuti militari ed economici.<br />

Secondo Rothermund (2008: 51) la fine <strong>della</strong> Guerra fredda fu una calamità per<br />

l’India che aveva costruito la sua politica estera su quella base e che, dopo aver assistito<br />

al rafforzamento del Pakistan a causa dell’invasione russa in Afghanistan, si trovò a<br />

dover affrontare le pesanti conseguenze economiche <strong>della</strong> guerra del Golfo e poi la<br />

disfatta dell’Iraq, altro solido alleato dell’URSS. A quel punto New Delhi perse importanza<br />

per Mosca e con la fine dei “legami speciali” finirono anche le forniture petrolifere<br />

e militari, particolarmente dei pezzi di ricambio per l’armamento di provenienza<br />

russa, creando così grosse preoccupazioni ai responsabili <strong>della</strong> difesa. New Delhi reagì<br />

stabilendo nel 1992 un forte rapporto con Israele, che divenne subito il suo secondo<br />

fornitore di armi, ma cominciò anche a guardare con più interesse a<strong>gli</strong> USA.<br />

L’India aveva rinnovato il Trattato d’amicizia con l’URSS poco prima che questa<br />

sparisse, ma riuscì ugualmente a stabilire buoni rapporti con tutti i paesi che emersero<br />

da questo evento. Con la Russia il rapporto si normalizzò con l’arrivo al potere<br />

di Putin e ora appare guidato da semplice pragmatismo ed è anche bilanciato,<br />

perché il ridimensionamento <strong>della</strong> Russia ha coinciso con l’ascesa economica<br />

dell’India. La loro prima presa di posizione comune riguardò la guerra irachena<br />

quando alla fine del 2002 si opposero all’unilateralismo americano. In effetti, sostiene<br />

Pant (2008: 47) “le prospettive dei due paesi convergono su una vasta gamma di<br />

questioni che vanno dalla promozione del multipolarismo nella politica globale, al<br />

fenomeno del terrorismo, alla proliferazione nucleare e ai temi <strong>della</strong> sicurezza con i<br />

quali si confrontano l’Asia meridionale, quella centrale e occidentale”.<br />

Nel 1993 fu anche firmato un ventennale “Treaty of Indo-Russian Friendship<br />

and Cooperation” che, però, non conteneva più la clausola sulla sicurezza, il che rifletteva<br />

il peggioramento <strong>della</strong> situazione interna russa e l’ormai ridotta capacità<br />

d’intervento. Con la visita a Mosca del primo ministro indiano Narasimha Rao<br />

l’anno successivo si arrivò alla firma di un accordo per la promozione dei rapporti<br />

militari tra i due paesi, che chiariva, però, che tale cooperazione non era diretta contro<br />

paesi terzi. Nel 1997 i due paesi si accordarono per creare un Gruppo di lavoro<br />

relativo alla produzione militare che comprendeva anche l’ammodernamento dei

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