L'India e gli altri Nuovi equilibri della geopolitica - Ispi
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La “grande Potenza povera”<br />
considerate anche le esportazioni – annuali pro capite delle grana<strong>gli</strong>e, rispettivamente<br />
183 e 175 chilogrammi, hanno cominciato entrambe a declinare, ma poiché la seconda<br />
diminuisce molto più rapidamente <strong>della</strong> prima, nel 2002-03 la disponibilità<br />
annuale pro capite è scesa a 155 chilogrammi.<br />
Rispetto al metodo indiretto, con il quale ufficialmente è misurata la povertà in<br />
India, il metodo diretto <strong>della</strong> Patnaik mostra che la popolazione urbana che consumava<br />
meno di 2100 calorie al giorno era pari al 57% nel 1993-94 e 64,5% nel 2004-<br />
05, mentre quella rurale che consumava meno di 2400 calorie era passata nello stesso<br />
periodo da 74,5% a 87%. Il nuovo studio di Ravallion e Shaohua Che (2008) <strong>della</strong><br />
BM mostra che la percentuale delle persone che nel 2005 vivevano con meno di<br />
$1,25 (equivalente a 21,6 rupie (ppa) al giorno nelle aree urbane e a 14,3 nelle aree<br />
non urbane) è gradualmente diminuita al 42%, dal 60% che era nel 1981 – un declino<br />
annuale di poco meno dell’1%, ma durante lo stesso periodo a causa dell’aumento <strong>della</strong><br />
popolazione il numero di individui che vivono con meno di $1,25 al giorno è passato<br />
da 421 a 456 milioni. Sempre tra il 1981 e il 2005 le persone con meno di un dollaro<br />
al giorno (17,2 e 11,4 rupie nelle due aree) si sono ridotte dal 42% al 24% <strong>della</strong> popolazione<br />
totale, ovvero da 296 a 267 milioni. Nel 2005 la LdP ufficiale indiana per il<br />
2005, in termini di ppa, ammontava a $1,02 al giorno, per cui nel 2004-05 l’indice di<br />
povertà riguardava il 28% <strong>della</strong> popolazione totale. Quindi, nonostante che il numero<br />
di persone con meno di un dollaro al giorno sia diminuita, non si è ridotto il consistente<br />
numero di quelle appena al di sopra di questa linea di privazione.<br />
Il rapporto preparato dalla commissione Tendulkar (2009) per stabilire<br />
l’incidenza <strong>della</strong> popolazione che vive al di sotto <strong>della</strong> so<strong>gli</strong>a <strong>della</strong> povertà stima che<br />
nel 2004-05 si trovava in condizioni di povertà assoluta il 41,8% <strong>della</strong> popolazione<br />
rurale e il 25,7% di quella urbana, cioè circa 400 milioni di indiani. Le stime <strong>della</strong><br />
commissione Tendulkar sono state considerate sottovalutate, il che si spiega non solo<br />
con l’interesse che vari gruppi hanno a dimostrare livelli maggiori di povertà, ma<br />
anche con la considerazione che la definizione di povertà assoluta considera solo un<br />
aspetto di questo fenomeno al quale è invece centrale la sicurezza alimentare, intesa<br />
come diritto di ognuno a una quantità equa di alimenti la cui qualità organolettica e<br />
microbiologica sia stata preservata lungo l’intera filiera alimentare. Inoltre, la sicurezza<br />
alimentare riguarda le condizioni ambientali, come disponibilità di acqua potabile<br />
e servizi igienici e le pratiche nutrizionali e le conoscenze che possono aiutare<br />
o invece ostacolare l’assorbimento de<strong>gli</strong> alimenti nel corpo (WFP, 2008: 4). Anche<br />
se meno visibile <strong>della</strong> carestia e <strong>della</strong> morte per inedia, la continua insicurezza alimentare<br />
rappresenta un altrettanto grave problema 49 . Eliminare questa insicurezza è<br />
49 Uno dei primi interventi del governo indiano fu l’“Essential Commodities Act” del<br />
1955 che per proteggere i poveri dalle fluttuazioni del mercato conferiva al governo il potere<br />
di controllare produzione, offerta e distribuzione di beni essenziali e di assicurare<br />
un’equa distribuzione dei cereali a prezzi giusti. Per me<strong>gli</strong>o realizzare quest’obiettivo nel<br />
1964 fu introdotto il “sistema pubblico di distribuzione” e la “Food Corporation of India”<br />
che doveva procurarsi i cereali a un minimo prezzo garantito e creare scorte di sicurezza<br />
per stabilizzarli. In effetti, la “Corporation” è stata lo strumento principle con il quale il<br />
governo ha attuato la politica dei redditi e <strong>della</strong> stablizzazione dei prezzi e nonostante<br />
scadente amministrazione e risorse limitate, il sistema è risultato abbastanza efficace per<br />
raggiungere la sicurezza alimentare sia a livello nazionale che familiare, per cui ora si sta<br />
tentando di mi<strong>gli</strong>orarlo tramite la distribuzione di una specie di tessera annonaria che<br />
permette di comprare cibo in qualunque negozio a prezzi sussidiati. Programmi più mirati<br />
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