121228-vicario - Udine Cultura

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c. 6v la devida chi noi avevin cun Lenardo porcaro ‘il debito che noi
avevamo con leonardo porcaio’.
® UdiCriAPU23 c. 2r item r. di Çuan massar di Bratiul sora la devida
chi debeva dar per inpresto marche di s. j s. xij ‘ancora ricevetti una
marca di soldi e dodici soldi da Giovanni massaro di Bertiolo per il
debito che doveva dare a prestito’.
devorenti s.m. plu. ‘travetti (del tetto), correntini’, nP 260 dïurìnt,
dal lat. DECURREntEm, REW 2509, DEsF 628.
UdiCalBCU1348/III c. 106r Pieri Dina ll. j ÷ di bambaso et r. devorenti
xvj ‘Pietro Dina una libbra e mezza di bambagia e ricevetti sedici
travetti’. UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 15 per iona di rovul lavorata
per far la sagledra sol. lxiiij or e per devorenti ‘per una tavola di quercia
lavorata per fare la grondaia sessantaquattro soldi e per travetti’.
di som loc. avv., loc. prep. ‘in cima, alla estremità, in fondo’, cfr.
nP 461 insòmp; nel frl. mod. l’elemento *som(p), dal lat.
sUmmUm, REW 8454, non si trova più come forma
autonoma, bensì univerbizzato con diversa preposizione
(in al posto di di).
UdiCalBCU1348/III c. 115v Lenart dal Vit cortelar di som Merchat
vieri sol. lvij adì xx in maço ‘leonardo figlio di Vito coltellinaio (che
si trova) in fondo a mercatovecchio cinquantasette soldi oggi venti
maggio’.
dì 1 s.m. ‘giorno’, nP 234 dì, dal lat. DIEm, REW 2632; vd.
qui anche adì.
trimarBCU147 c. 7v lu dì di santa Maria ‘il giorno di santa maria’;
c. 29r spendey in ij dys ad Udin s. xij ‘spesi dodici soldi in due giorni
a Udine’. UdiCalBCU1348/III c. 4r sol. l per imprest per pagar feno
in lu dito dì ‘cinquanta soldi in prestito per pagare fieno nel suddetto
giorno’; c. 83a r r. sol. xxxv et sol. iij per v dis lavoredor resta a dar
sol. xxx ÷ pagay al misuridor sol. ij ‘ricevetti trentacinque soldi e tre
soldi per cinque giorni di lavoro, bisogna ancora dare trenta soldi e
mezzo; pagai al misuratore due soldi’. UdiCalBCU1348/IV c. 29r
Berton lavorat dis vj ‘Bertone (ha) lavorato sei giorni’; c. 39r per ogna
mot fin al dì prisint chi no avin ibut da fà un chul atri ‘in ogni modo
fino al giorno presente che non abbiamo avuto a che fare uno con
l’altro’. UdiDuoBCU1200/VI c. 58v sol. xxxvj chi io diey a Toni de
Sclave chi lavorà dis iij in rason di sol. xij per dì chi el impastà la chialcine
chi iare in glesie ‘36 soldi che io diedi ad Antonio della schiava
che lavorò tre giorni per un totale di dodici soldi al giorno che egli