121228-vicario - Udine Cultura

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qual è post in borg di Glemone marcha di frx. j ‘ricevetti una marca di
frisachensi da Giacomina fornaia per un forno che è situato in borgo
Gemona’.
fornàs s.f. ‘fornace’, nP 336 fornâs, dal lat. FORnACEm, REW
3451.
UdiDuoBCU1200/VI c. 60v j o migliar di modon crut chi io comperay
di mestry Corat furnisir per avoltà la fornàs di quey la chialcine del tor
‘un migliaio di mattone crudo che io comperai da mastro Corrado
fornaciaio per rivestire la fornace per cuocere la calce del campanile’;
c. 70r Iachopo Todescho chi stiè x dis alla fornàs a iudàle a quey seont chi
patiçà mestry Bortolamio des Cistiarnis ‘Jacopo tedesco che stesse dieci
giorni alla fornace ad aiutarla a cuocere secondo quello che patteggiò
mastro Bartolomeo delle Cisterne’.
fornedor s.m. ‘fornaio, panettiere’, registrato da nP 336 solo per il f.
fornadrèsse ‘fornaia’ (vd. qui fornadrese), dal lat. FURnUm,
REW 3602, con suff. d’agente -tOREm; anche fornidor.
nelle carte friulane antiche il tipo si trova in concorrenza
con fornar e pistor.
trimarBCU147 c. 55v ex. s. lxxij per fornidor ‘ancora spesi settantadue
soldi per il fornaio’. UdiCalBCU1348/III c. 48v sol. xlvj p. viij per
man di Culau fornedor ‘quarantasei soldi e otto piccoli per mano di
nicolao fornaio’.
® UdiPelAPG12 c. 3r dogna Çuan pilliçar det Charnilut e dogna Beynat
fornedor ‘vicino a Giovanni pellicciaio detto Cargnelutto e vicino a
Bennato fornaio’. UdiCriAPU23 c. 19r r. ser Iacum di Fabrian di mestri
Toni fornador adì primo di may duc. d-oro j in prisinçe di Baldasar
‘ricevetti da messer Giacomo di Fabriano da mastro Antonio fornaio
un ducato d’oro, il giorno primo maggio, alla presenza di Baldassarre’.
fornesar s.m. ‘fornaciaio, mattonaio, addetto alla fornace’, nP 336
fornasâr, der. del frl. fornâs ‘fornace’, dal lat. FORnACEm,
REW 3451, con suff. -ARIUm, indicante mestiere; anche
furnisir.
UdiCalBCU1348/III c. 33r sol. xvj per Çuan fornesar e per copi l
‘sedici soldi per Giovanni fornaciaio e per cinquanta tegole’; c. 87v
la moglir chi fo Laçer fornesar ‘la moglie del fu lazzaro mattonaio’; c.
138v r. centenar iiij di copi vinduç per Culau fornesar a Macor piliçar
‘ricevetti quattrocento tegole vendute da nicolao mattonaio a Ermacora
pellicciaio’. UdiCalBCU1348bis c. 36v r. di Laçer fornesar cevra
ij ÷ di calcina ‘ricevetti da lazzaro mattonaio due cestoni e mezza