121228-vicario - Udine Cultura

321
rindut p.p. ‘reso, restituito’, nP 879 rìndi. UdiBCU373 c. 1r
certamentri soi di tal nature chu davant ch-io mueri, no mi
jess di memorie fin ch-io non hebi a plen rindut et satisfat agl
amis pagl sirvisis ricivuz ‘certamente sono di tale natura che
prima che io muoia, non mi esce di memoria finché non
abbia pienamente reso e soddisfatto gli amici per i servigi
ricevuti’.
rispiet s.m. ‘rispetto’, nP 883 rispièt. UdiDuoBCU1200/VI c.
64r lavorarin dì j o lu qual non poderin chunplì per rispiet de
ploie ‘lavorarono un giorno che non poterono completare
per riguardo della pioggia’; c. 78r non si podè avè per rispiet
de prese de vore ‘non si potè avere a causa della fretta del
lavoro’.
riva s.f. ‘riva’, anche ‘salita’, nP 887 rìve. UdiDuoBCU1200/
VII c. 10r una casa da riva de fosal ‘una casa sulla riva del
fossato’.
roba s.f. ‘cosa, roba’, nP 890-1 róbe, dal germ. RAUBA, REW
7090. Il sost. roba costituisce di solito un termine generico,
che viene meglio specificato dal contesto (p.es. roba di staçon
‘vivande, generi di consumo’). UdiCalBCU1348/III c. 10v
sol. liiij or per la roba di setors ij di prato ‘cinquantaquattro
soldi per la roba (il fieno) di due settori di prato’; c. 62r
per roba di staçon e per j bo roso e per j vistido ‘per cose di
bottega (vivande) e per un bue rosso e per un vestito’.
roda vd. arueda.
rodar s.m. ‘ruotaio, colui che fa o vende le ruote’, cfr. frl. ruède
nP 940, regolare dal lat. ROtAm, con suff. -ARIUm
indicante mestiere o professione, vd. REW 7387, Piccini
573 rodarius, rotarius ‘rotarum artifex’. Il nome, che è
regolarmente registrato in Frau/marcato (1997: 81, 83),
dà origine a cognomi moderni come Rodaro, Rodari etc.,
vd. DCF 466; presente anche la forma con prestesi di a-,
comune in friulano antico. UdiCalBCU1348/III c. 1v
Denel rodar di Lauçacho ‘Daniele ruotaio di lauzacco’; c.
11v Toni çiner chi fo Bargan rodar di Clauglan ‘Antonio
genero del fu Bargan ruotaio di Clauiano’; c. 36v Denel
rodar di Lauçaç ‘Daniele ruotaio di lauzacco’; c. 136r Francesc
di Durlì dal Degan e Pauli arodar ‘Fracesco di Odolico
(figlio) del Degano e Paolo ruotaio’. UdiCalBCU1348/