121228-vicario - Udine Cultura

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potrebbe riferirsi al fatto che i ferri da cavallo vanno posti
“sotto” gli zoccoli dei cavalli. UdiCalBCU1348/III c. 93v
sol. viij per imprest daç al Aròs fari per soferar par j di ferri
adì x in aprilis ‘otto soldi in prestito dati al Rosso fabbro
per ferrare un paio di ferri, oggi dieci aprile’; c. 119r sol.
xviij < d-açaro > per ll. xij d-açaro dat a Çan fari per soferar j
par di ferri adì xxviiij or in seseledor ‘diciotto soldi < d’acciaio
> per dodici libbre d’acciaio dato a Giovanni fabbro per
ferrare un paio di ferri, oggi ventinove luglio’.
soga s.f. ‘corda, fune’, nP 1063 sòe, molto comune in friulano
antico e regolare dal lat. sOCAm, REW 8051, cfr. CivOdoAsUana689
sogo, Boerio 670 soga e Prati 171 soga.
Frequente nelle carte è anche siulin (o si(g)ulino) ‘cordicella’,
con suff. dim. -InUs e passaggio di genere dal femminile
al maschile. UdiCalBCU1348/III c. 1v sol. v per soga ‘cinque
soldi per fune’; c. 7r Denel filg Livon deba dar pasa ij
÷ di soga per dnr. iij lu pas ‘Daniele figlio di livone deve
dare due passi di fune per tre denari al passo’; c. 7r sol. j
per siulin ‘un soldo per cordicella’; c. 8r dnr. xvij ÷ per soga
e per j bochal ‘diciassette denari e mezzo per fune e per
un boccale’; c. 42r sol. xv per soga e per sigulino adì xv in
seseledor ‘quindici soldi per fune e cordicella oggi quindici
luglio’. ® GEm-BAl c. 1r spendei per pas xj de soya ‘spesi
per undici passi di corda’. CivOdoAsUana689 c. 24r pas
x di sogo ‘dieci passi di fune’.
sogomar v. ‘misurare, saggiare un recipiente’, nP 912 sacomâ, denom.
dal gr. sacoma, REW 7491; nei Rotoli il termine presenta
l’assimilazione delle due vocali pretoniche (sago- > sogo-).
UdiCalBCU1348/III c. 17a v item si dè sogomar lu vasello
menat a Maran a stimar ‘ancora si deve misurare la botte
portata a marano a stimare’; c. 173v vasello j sogomat congi
ij di clar et bocis xl di vino per most ‘una botte misurata due
conzi di (vino) bianco e quaranta mezzette di vino per
mosto’. ® UdiCriAPU36 c. 9r r. di Domeni det Mirlin
di Pagnà vasigl j di vino stimat conzi iij debisi sagomar s-el
sarà o pluy o mancho noy sì debemo rasar adì xiij di otuber
‘ricevetti da Domenico detto merlino di Pagnacco una
botte di vino stimato da tre conzi, si deve misurare se sarà
di più o di meno, noi così dobbiamo radere, il giorno