121228-vicario - Udine Cultura

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ancora spesi quattro marche di frisachensi e mezza per tre
coltri da letto le quali furono portate in Castello.
portaniro s.m. ‘portinaio, addetto alla porta’, cfr. nP 798 portinâr.
UdiGerBCU1324 c. 4r maistro Piero tesedor portaniro dela
porta de Cividade ‘mastro Pietro tessitore portinaio di porta
Cividale’.
portar v. ‘portare’, nP 818 puartâ, dal lat. tardo PORtARE, REW
6672, per il class. FERRE; nei Rotoli il termine compare
sempre senza dittongazione della vocale tonica. UdiCal-
BCU1348/III c. 3v ll. iij di formadi per sol. iij portat per
Piligrin in sent Iacum ‘tre libbre di formaggio per tre soldi
portato da Pellegrino a san Giacomo’; c. 115r Beltram di
Mels centenar x di lataroli portaç per Lenart Nos adì ij in
maço ‘Bertrando di mels dieci centinaia di chiodi da pertica
portati da leonardo nos oggi due maggio’.
portzel: maiale, porco, vd. purcel. trimarBCU147 Per carn de portzel ‘per
carne di maiale’ 55 v .
posesion s.f. ‘possesso, proprietà, possedimento’, nP 799 possessiòn.
UdiDuoBCU1200/VI c. 61r sol. xlv per ij cedulis chi io
manday a Cristoful e a Denel del Minutin chi elli si debesin
constituy mantignidory des posesioni chi io lur avevi fati
vendi ‘quarantacinque soldi per due cedole che io mandai
a Cristoforo e a Daniele del minutino che essi si dovessero
costituire mantenitori dei possessi che io avevo fatto vendere
loro’. VenmarBCU1275/II c. 35r la fradagle fo mituda in
posesion ‘la confraternita fu messa in possesso’.
posesioni vd. posesion.
posesor s.m. ‘possessore, proprietario’, nP 799 possessôr. Udi-
GerBCU1324 c. 2v Meni fiolo del q. Cristofulo rodar in
borgo di Glemona posesor del bon sopra scrito ‘Domenico
figlio del fu Cristoforo ruotaio in borgo Gemona, possessore
del bene soprascritto’.
post: posto, situato. UdiOspBCU1337/III Sore un camp lu qual è post in porta
di Ronch 4r per un campo che è situato in porta di Ronchi.
poul s.m. ‘pioppo’, nP 801 póul con rinvio a pôl, dal lat. POPUlUm,
REW 6655. Il dittongo òu di poul non rappresenta
l’esito della ò tonica del latino, che si registra nelle varietà
occidentali e carniche, quanto piuttosto la conservazione
della u post-tonica originaria (lat. POPUlUm > *pobulu