121228-vicario - Udine Cultura

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maçis iiij or ÷ di panno per sol. xv la maça adì xj in març ‘deve
dare quattro masse e mezza di panno per quindici soldi
alla massa, oggi undici marzo’; c. 52r sol. xxv per maça j
et quartis ij di panno in sent Simon ‘venticinque soldi per
una massa e due quarte di panno a san simone’; c. 56r sol.
lxvj per j vistido di macis iij adì xv in çenar mandat pal filg
Macor di Tiopris ‘sessantasei soldi per un vestito di tre masse
oggi quindici gennaio mandato con il figlio di Ermacora
di Chiopris’.
*maça s.f. ‘massa, misura lineare corrispondente a due piedi ‘, nP
584 ant. màzze; come già segnalato, la presenza dell’affricata
potrebbe indicare un’entrata diretta dal gr. màza, REW
5396, piuttosto che la mediazione del lat. mAssAm,
che dà l’it. màssa, cfr. anche Prati 99 massa. CivBCU372
c. 3v macis ij ÷ di pan ‘due braccia e mezzo di panno’. ®
UdiCalBCU1348/III c. 18v dè dar maçis iiij or ÷ di panno
per sol. xv la maça adì xj in març ‘deve dare quattro masse
e mezza di panno per quindici soldi alla massa, oggi undici
marzo’; c. 52r sol. xxv per maça j et quartis ij di panno in
sent Simon ‘venticinque soldi per una massa e due quarte
di panno a san simone’.
*maçalete s.f. ‘bastone, piccola mazza, asta’, cfr. nP 584 màzze.
UdiDuoBCU1200/VI c. 77r io diey a Niculau marangon
di borgo di Auleie per ij maçaletis chi el mi fes ‘io diedi a
nicolò falegname di borgo Aquileia per due bastoni che
egli mi fece’.
mach: mazzo, treccia, dal lat. mACEUm, Della Porta (II: 438) maceus, nP
543 e Piccini (1969-70: 427) macus. UdiOspBCU1337/
III Per un mach di cevole VIIIr per un mazzo di cipolla.
macilis: paludi (anche toponimo), nP 544; in Della Porta (II: 439) macilla
‘maceratoio’, anche in Piccini (1969-70: 426). UdiOspBCU1337/III
item recevey de Menia moglì di Martin di
Gracan sore un camp lu qual è puest donge lis macilis star
di forment j ÷ 1v ancora ricevetti da Domenica moglie di
martino di Grazzano uno staio e mezzo di frumento per
un campo che è posto vicino alle paludi.
maço s.m. ‘maggio’, cfr. nP 549-50 mài; il termine, decisamente
più diffuso nei Rotoli del più tipico frl. may (vd.), è evidentemente
preso dal toscano o dal veneziano. UdiCal-