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Ettore Majorana: Appunti di Fisica Teorica - Università degli studi di ...

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Volumetto 2: 23 aprile 1928<br />

particella α rappresenti un’onda sferica progressiva e ha determinato T in<br />

base alla (2.570). Le considerazioni che precedono mostrano come il suo<br />

proce<strong>di</strong>mento sia giustificato. Cadono le obiezioni <strong>di</strong> Kudar che sentiva<br />

odor <strong>di</strong> paradosso nel fattore <strong>di</strong> esaltazione spaziale che entra in U per la<br />

(2.567). Infatti la prima delle (2.567) vale solo fino alla <strong>di</strong>stanza<br />

x − R = √ 2B t, (2.571)<br />

mentre al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> U = 0, e quin<strong>di</strong> in tempi prossimi a t = 0, la (2.567) è<br />

verificata solo in una regione vicina ai nuclei, mentre in progresso <strong>di</strong> tempo<br />

vale, tenendo conto delle approssimazioni <strong>di</strong> calcolo, fino a una <strong>di</strong>stanza<br />

√ 2Bt = vt, poiché v è precisamente la velocità con cui vengono emesse<br />

le particelle. Il fatto che il fronte dell’onda si presenti netto benché la<br />

velocità <strong>di</strong> emissione a causa della vita finita dello stato quasi stazionario<br />

è lievemente incerta, deriva unicamente dalle approssimazioni <strong>di</strong> calcolo.<br />

Mostreremo fra poco come spingendo oltre l’approssimazione si possa mettere<br />

in evidenza tale incertezza <strong>di</strong> v e determinare la curva delle velocità<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dai generali principi statistici della nuova meccanica.<br />

Le formole ora trovate suggeriscono interessanti considerazioni.<br />

I. Verificato che la prima delle equazioni (2.567) vale per <strong>di</strong>stanze brevi<br />

fin quasi dai primi istanti, possiamo cercare fin dall’inizio una soluzione <strong>di</strong><br />

tal forma senza preoccuparci <strong>di</strong> quel che accade a <strong>di</strong>stanza maggiori. È<br />

il metodo <strong>di</strong> Gamov. In altre parole supponiamo che la <strong>di</strong>pendenza dal<br />

tempo sia a qualunque <strong>di</strong>stanza del tipo:<br />

e 2πiνt e −t/2T = e 2πit(ν−1/4πiT ) , (2.572)<br />

così che la ψ viene formalmente a rappresentare uno stato stazionario con<br />

autovalore complesso. Ora la soluzione generale per gli stati stazionari è<br />

per le equazioni (2.536) e (2.538) e tenendo conto della <strong>di</strong>pendenza del<br />

tempo, con un’adatta normalizzazione approssimata<br />

⎧<br />

e<br />

⎪⎨<br />

U =<br />

⎪⎩<br />

iEt <br />

2 x e −x + α e<br />

8<br />

x <br />

, per x < R,<br />

x<br />

e iEt <br />

R α e<br />

2 +<br />

eR 8<br />

R <br />

cos<br />

R<br />

√ 2E(x − R)<br />

+ 1<br />

<br />

√ −Re<br />

2E<br />

−R + α e<br />

8<br />

R <br />

sin<br />

R<br />

√ <br />

2E(x − R) , per x > R.<br />

(2.573)<br />

190

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