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Ettore Majorana: Appunti di Fisica Teorica - Università degli studi di ...

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Volumetto 3: 28 giugno 1929<br />

le matrici γ α ik godono delle seguenti proprietà: sono Hermitiane e sod<strong>di</strong>sfano<br />

la relazione<br />

1<br />

2 (γα γβ + γβ γα) = δαβ<br />

(3.520)<br />

e inoltre, se σ è una matrice definita dalle equazioni (3.511), le matrici<br />

trasformate σ −1 γασ corrispondenti a ct ′ , x ′ /i, y ′ /i, z ′ /i sono combinazioni<br />

lineari <strong>di</strong> quelle corrispondenti a ct, x/i, y/i, z/i (si veda la prossima<br />

sezione).<br />

3.18 Matrici <strong>di</strong> Dirac e gruppo <strong>di</strong> Lorentz<br />

Si debbano costruire in uno spazio a n <strong>di</strong>mensioni p operatori Hermitiani<br />

α1, α2, . . . , αp<br />

(3.521)<br />

con le con<strong>di</strong>zioni:<br />

αiαk + αkαi<br />

= δik. (3.522)<br />

2<br />

Dati n e p può darsi che il problema non ammetta soluzioni, o che ne<br />

ammetta una sola fondamentale (che cioè tutte le possibili serie <strong>di</strong> matrici<br />

α1, α2, . . . , αp; α ′ 1, α ′ 2, . . . , α ′ p; . . . si ottengono l’una dall’altra per trasformazione<br />

unitaria) e può darsi che ammetta parecchie soluzioni fondamentali<br />

non riducibili l’una all’altra per trasformazione unitaria.<br />

1) Supponiamo p = 1; una unica con<strong>di</strong>zione da sod<strong>di</strong>sfare è allora<br />

α 2 1 = 1, (3.523)<br />

per il che basta e occorre che gli autovalori <strong>di</strong> α1 siano tutti 1 oppure −1.<br />

Lo spazio Rn si spezza così nella somma R ′ r +R ′′ n−r; il primo a r <strong>di</strong>mensioni<br />

(0 ≤ r ≤ n), corrisponde all’autovalore positivo +1, r − 1 volte degenerato,<br />

il secondo all’autovalore negativo −1, n−r−1 volte degenerato. Assumendo<br />

come primi r vettori fondamentali r vettori unitari e ortogonali qualsiasi<br />

<strong>di</strong> R ′ r e come ultimi n − r vettori fondamentali, n − r vettori unitari e<br />

ortogonali <strong>di</strong> R ′′ n−r, la matrice <strong>di</strong> α1, sarà <strong>di</strong>agonale, con i primi r elementi<br />

<strong>di</strong>agonali uguali a 1, e gli ultimi n − r uguali a −1. Facendo variare r, da n<br />

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