11.06.2013 Views

Ettore Majorana: Appunti di Fisica Teorica - Università degli studi di ...

Ettore Majorana: Appunti di Fisica Teorica - Università degli studi di ...

Ettore Majorana: Appunti di Fisica Teorica - Università degli studi di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Volumetto 3: 28 giugno 1929<br />

p <strong>di</strong>spari due rappresentazioni irriducibili del secondo tipo con<br />

n1 = n2 = 2 p−1<br />

2 = 2 k , p = 2k + 1. (3.549)<br />

Poiché una rappresentazione in cui sono sod<strong>di</strong>sfatte le (3.543) si scompone<br />

in rappresentazioni irriducibili del secondo tipo si comprende l’affermazione<br />

del teorema (si veda il paragrafo Operatori non Hermitiani), che cioè<br />

il problema <strong>di</strong> trovare p matrici <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne n sod<strong>di</strong>sfacenti alla (3.543) ammette<br />

soluzioni solo se n è <strong>di</strong>visibile per 2 k ; si comprende inoltre come<br />

questa soluzione è unica (a meno <strong>di</strong> trasformazioni) se p è pari, perché<br />

unica è la scomposizione possibile in matrici irriducibili, mentre vi sono<br />

n/2 k + 1 soluzioni fondamentali se p è <strong>di</strong>spari perché nella scomposizione<br />

della rappresentazione <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne n in rappresentazioni irriducibili <strong>di</strong> secondo<br />

tipo, essendo queste due dello stesso or<strong>di</strong>ne 2 k , una <strong>di</strong> esse può entrare<br />

un numero intero <strong>di</strong> volte da 0 a n/2 k .<br />

Quando n è multiplo <strong>di</strong> 2 k , si possono adattare le coor<strong>di</strong>nate alla scomposizione<br />

in rappresentazioni irriducibili e si ottengono allora per le α matrici<br />

che sono più semplici <strong>di</strong> quelle considerate nella trattazione <strong>di</strong>retta perché<br />

si spezzano in matrici parziali <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne 2 k che con opportuna scelta delle<br />

coor<strong>di</strong>nate si riconducono a quelle già considerate per il caso n = 2 k . (Ve<strong>di</strong><br />

per la connessione delle matrici <strong>di</strong> Dirac con il gruppo <strong>di</strong> Lorentz, al luogo:<br />

Invarianza delle equazioni <strong>di</strong> Dirac.) 16<br />

3.19 Elettrone rotante<br />

Scriviamo le equazioni <strong>di</strong> Dirac sotto la forma:<br />

<br />

α1<br />

H ψ ≡ mc +<br />

i<br />

W e<br />

+<br />

c c φ<br />

<br />

+ α2 px + e<br />

c Ax<br />

<br />

<br />

+ α3 py + e<br />

c Ay<br />

<br />

+ α4 pz + e<br />

c Az<br />

<br />

+ mc<br />

<br />

ψ = 0, (3.550)<br />

i<br />

in cui le α sono le prime quattro delle α considerate nel paragrafo 3.18<br />

sotto n = 4, p = 5. Sia H1 l’operatore che si ottiene da H scambiando<br />

16 Nonostante il riferimento con cui l’Autore chiude questo paragrafo, nei cinque<br />

Volumetti non v’è alcuna sezione che tratti questo argomento.<br />

318

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!