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Ettore Majorana: Appunti di Fisica Teorica - Università degli studi di ...

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Volumetto 1: 8 marzo 1927<br />

la quantità q <strong>di</strong> elettricità percorre un elemento conduttore, la sua entropia<br />

passerà da qS a q(S + dS), essendo dS finito o infinitesimo secondo<br />

che gli estremi dell’elemento siano o no <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>versa. Se prescin<strong>di</strong>amo<br />

dall’effetto Ohm, che potrà valutarsi a parte, dobbiamo considerare<br />

come reversibile il movimento dell’elettricità; allora all’incremento <strong>di</strong> entropia<br />

qdS deve corrispondere un assorbimento <strong>di</strong> calore qT dS, così dove<br />

la natura del conduttore varia, come quando varia soltanto la sua temperatura<br />

(effetto Thomson). Se la quantità q <strong>di</strong> elettricità percorre un circuito<br />

chiuso la quantità totale <strong>di</strong> calore assorbito sarà:<br />

<br />

q T dS,<br />

in cui l’integrale esteso a tutto il circuito sarà in generale <strong>di</strong>verso da zero,<br />

purché la temperatura non sia uguale in tutti gli elementi conduttori e vari<br />

inoltre almeno in due punti la loro natura. Se E è l’equivalente meccanico<br />

del calore dovrà allora manifestarsi nel circuito, per la conservazione<br />

dell’energia, una forza elettromotrice e data da:<br />

<br />

e = E T dS. (1.64)<br />

Seguono facilmente le leggi fondamentali della pila termoelettrica.<br />

1.6 Energia <strong>di</strong> un conduttore isolato<br />

Sia σ una superficie conduttrice carica della massa elettrica 1, k la densità<br />

superficiale dell’elettricità, ɛ l’energia del sistema, V il potenziale del<br />

conduttore. Supponiamo che σ si deformi e sia σ1 la deformata e, analogamente,<br />

k1 la densità della nuova <strong>di</strong>stribuzione, ɛ1 l’energia e V1 il potenziale.<br />

In<strong>di</strong>chiamo con ɛm l’energia mutata delle due <strong>di</strong>stribuzioni e con ɛ(k − k1)<br />

l’energia totale dell’insieme della prima <strong>di</strong>stribuzione e della seconda cambiata<br />

<strong>di</strong> segno. Avremo evidentemente:<br />

ɛ(k − k1) = ɛ + ɛ1 − ɛm. (1.65)<br />

Supponiamo che σ1 sia tutta esterna a σ; il potenziale del campo prodotto<br />

dalla <strong>di</strong>stribuzione k1 sarà in tutti i punti <strong>di</strong> σ uguale a V1, avremo quin<strong>di</strong>:<br />

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