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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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86 Jack L. Dull<br />

rata. In seguito, la <strong>Cina</strong> non fu mai più divisa come lo era stata prima dei Sui.<br />

L’imperatore esercitò il potere in modo efficace (almeno per la prima metà del<br />

periodo T’ang) attraverso una complessa burocrazia che copriva una vasta area di<br />

territorio. Eppure lo storico ha l’impres sione che il potere imperiale non mostrasse<br />

la stessa fermezza che mo strò in periodi successivi; l’esistenza dell’aristocrazia<br />

probabilmente frenò questi sviluppi, che avrebbero reso davvero terribile il potere<br />

del trono.<br />

Il più alto livello dell’amministrazione centrale T’ang consisteva di tre corpi<br />

principali: il Ministero degli Affari di stato, il segretariato (chung shu-sheng) e la cancelleria<br />

(men-hsia-sheng). Il Ministero degli Affari di stato era la principale agenzia<br />

amministrativa del governo centrale; sot to di esso c’erano le sei giunte con funzioni<br />

distinte tra loro e ben speci fiche. Il segretariato si sviluppò lungo le stesse linee del<br />

Ministero degli Affari di stato. Nell’impero Han c’era stato un corpo di scrittori di<br />

pa lazzo che durante il Periodo <strong>della</strong> Disunione si era lentamente trasfor mato in un<br />

ente amministrativo che a volte si sovrapponeva al Ministe ro degli Affari di stato;<br />

in quello T’ang il segretariato perse la forma di un corpo responsabile di trasmettere<br />

gli ordini provenienti dal trono. Anche la cancelleria affondava le sue radici tra i<br />

consiglieri del trono dell’impero Han, e durante il Periodo <strong>della</strong> Disunione a volte<br />

si trovò in competizione con il segretariato. Con l’impero T’ang, la sua posizio ne<br />

divenne quella di una struttura che giudicava le proposte politiche provenienti dal<br />

segretariato. Queste tre strutture erano note collettiva mente come i tre ministeri<br />

(san-sheng). I loro direttori (ling) e vicediret tori (p’u-yeh) agivano collegialmente nel<br />

consigliare l’imperatore. Il tra gitto normale di una decisione politica era il seguente:<br />

il segretariato dava alla proposta la sua forma finale, la cancelleria la esaminava (e<br />

al l’occorrenza suggeriva i cambiamenti) e il Ministero degli Affari di sta to, nel ricevere<br />

l’ordine, lo passava a una delle sei giunte per farlo eseguire.<br />

Altre posizioni amministrative centrali comprendevano le nove cor ti (chiu-ssu)<br />

e i cinque direttorati (wu-chien). Le nove corti erano la pro secuzione dei nove grandi<br />

ministri del periodo Han; sette di loro si oc cupavano esclusivamente <strong>della</strong> persona<br />

dell’imperatore e delle sue fun zioni rituali. Le altre due corti esercitavano funzioni<br />

di controllo sulla giustizia e sull’ammasso. Le vecchie funzioni dell’epoca patrimoniale<br />

af fidate alle corti erano chiaramente distinte dalle funzioni burocratiche, che<br />

spettavano alle sei giunte.<br />

Il più importante dei cinque direttorati era responsabile delle scuole<br />

superiori situate nei capoluoghi (gli altri si occupavano delle manifatture<br />

imperiali, dei canali, dell’esercito e degli edifici del palazzo). La scuola<br />

di più alto livello era aperta solo ai figli dei funzionari di livello superio­

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