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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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1. Patrilinearità<br />

Donne, matrimonio e famiglia nella storia cinese 229<br />

La patrilinearità, uno dei princìpi fondamentali del sistema familia re cinese, è<br />

un gruppo di pratiche legate tra loro. Le più importanti, nel caso cinese, furono<br />

l’adozione dei cognomi patrilineari, il culto de gli antenati patrilineari recenti, la<br />

convinzione <strong>della</strong> necessità di un ere de maschio che continuasse i sacrifici, e l’organizzazione<br />

dei consangui nei sulla base <strong>della</strong> comune origine patrilineare. Nel<br />

periodo classico, queste pratiche si diffusero sempre più tra gli aristocratici.<br />

Per gran parte del nostro secolo, gli studiosi hanno sostenuto che le prime<br />

culture <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> settentrionale erano matrilineari (cioè, ricono scevano i lignaggi<br />

per linea di madre). Che questa deduzione sia accura ta o no, con l’epoca Shang la<br />

discendenza patrilineare si era chiaramen te affermata, almeno per la casa regnante<br />

e quelle a essa legate. Come sottolinea David N. Keightley nel capitolo secondo,<br />

«L’antica civiltà <strong>della</strong> <strong>Cina</strong>: riflessioni su come divenne cinese », di questo volume,<br />

nella più lontana antichità il culto degli antenati era riservato alla famiglia reale e i<br />

suoi riti erano uno strumento politico: gli antenati reali erano considerati divinità<br />

estremamente potenti. I re praticavano complessi sacrifici agli antenati, costruivano<br />

grandi tombe per mantenere forti e felici i loro antenati e comunicavano con<br />

loro mediante la divinazione. Nel periodo Chou, vennero codificate le regole di<br />

questo culto, con una complessa differenziazione a seconda del rango sociale. I<br />

comuni citta dini non avevano il permesso di sacrificare carne, ma potevano offrire,<br />

una volta per stagione, vegetali ai padri defunti.<br />

Il culto dei defunti era intimamente legato all’organizzazione per clan degli aristocratici.<br />

La dinastia reale Chou e i lignaggi dei signori feudali e dei patrizi avevano<br />

sempre una linea principale di eredi­successori, cia scuno dei quali era il primo figlio<br />

<strong>della</strong> moglie del predecessore. La linea principale di discendenza aveva diritto alla<br />

guida politica e rituale del gruppo familiare, che era costituito di persone con un antenato<br />

in co mune. Il suo capo del momento ereditava il feudo o la carica e officiava<br />

i riti ancestrali. Era tenuto a prendersi cura delle necessità di tutti i mem bri del clan,<br />

ma in modo differenziato: per primi si occupava dei paren ti più stretti. L’obbligo di<br />

continuare i riti ancestrali portò all’obbligo di assicurarsi eredi maschi. Più tardi, nel<br />

periodo classico, Mencio di chiarò che la peggiore mancanza contro il dovere filiale<br />

era quella di non lasciare eredi 7 . Verso la fine del periodo classico si diffuse tra le per­<br />

7 Mencio, 4A.26.

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