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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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88 Jack L. Dull<br />

il controllo degli esami venne trasferito dalla giunta del personale a quella dei riti, e<br />

ciò era una testimonianza inequivocabile del fatto che la vec chia pratica <strong>della</strong> selezione<br />

sulla base dell’esperienza sub­burocratica stava per finire: per fare una buona<br />

carriera, l’addestramento pratico e l’espe rienza burocratica dovevano lasciare adesso<br />

il posto ai lunghi anni tra scorsi a studiare i classici e a perfezionare le proprie<br />

capacità letterarie.<br />

4. La <strong>Cina</strong> dei gentiluomini<br />

Con la dinastia Sung (960­1279) inizia una nuova fase <strong>della</strong> storia cinese (senza<br />

con questo voler suggerire improvvisi cambiamenti nella società). A quest’epoca,<br />

l’aristocrazia era ormai in gran parte sparita; molte famiglie aristocratiche erano<br />

state spazzate via nell’ultimo perio do T’ang e nelle guerre che si conclusero con la<br />

fondazione dell’impero Sung. Inoltre, nella seconda metà del periodo T’ang si era<br />

lentamente sviluppata un’élite provinciale che aveva cambiato le caratteristiche sociali<br />

<strong>della</strong> <strong>Cina</strong>. La disponibilità di testi stampati aveva facilitato lo stu dio dei classici<br />

confuciani e aveva contribuito a diffondere su scala più ampia la letteratura. La<br />

ricchezza <strong>della</strong> società era maggiore che nell’e poca T’ang perché, economicamente,<br />

il centro di gravità era passato nelle ricche terre <strong>della</strong> valle dello Yangtze. E c’erano<br />

stati anche importanti cambiamenti in tutti i livelli del governo 12 .<br />

Gli imperatori <strong>della</strong> dinastia Sung erano più potenti dei predecesso ri e l’imperatore<br />

adottò pose più distanti e ufficiali. Il limitato cerimo niale tra il sovrano e i suoi<br />

ministri ora lasciò il posto a un rapporto più distaccato, basato sullo scambio di documenti<br />

ufficiali. Il sovrano non aveva più bisogno di difendersi da un’aristocrazia<br />

indipendente: il si stema degli esami era adesso il principale mezzo per determinare<br />

il ran go politico, e dunque quello sociale. Cambiamenti nelle istituzioni poli tiche<br />

eliminarono i commissari militari e i signori <strong>della</strong> guerra che ave vano minacciato<br />

molti imperatori prima dei Sung. Il confucianesimo co minciò a sottolineare valori<br />

diversi, soprattutto l’obbedienza ai supe riori. Infine, la presenza di potenti stati alle<br />

frontiere settentrionali, che creò tensioni militari e occasionalmente portò a guerre,<br />

può avere raf forzato le tendenze autoritarie Sung, come suggerisce un motto del<br />

pe riodo: «Cacciare i barbari; onorare l’imperatore».<br />

12 E. A. Kracke, Jr., Civil Service in Early Sung China, 960-1067, Cambridge, Harvard University Press, 1953.<br />

Questo libro è la più utile opera sul governo Sung, anche se il perio do da esso coperto è piuttosto<br />

limitato.

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