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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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360 Paul S. Ropp<br />

meriere e le donne <strong>della</strong> famiglia (sorelle, cugine, zie, la madre e la nonna). Pao­yü,<br />

che almeno in parte rispecchia lo stesso Ts’ao Hsueh-ch’in, è un giovane assolutamente<br />

irresponsabile. Non si cura delle apparenze (tranne che quelle femminili), né<br />

del successo, <strong>della</strong> fama, dell’ortodos- sia, <strong>della</strong> rispettabilità e del lavoro. In queste<br />

caratteristiche è esatta- mente l’opposto del padre, che si occupa unicamente delle<br />

convenzioni sociali. A difendere Pao-yü dalla collera del padre sono la madre, in<br />

ge- nere, e in particolare la nonna, una vecchia signora, amante del diverti- mento,<br />

che non è mai stata rovinata dall’artificiosità <strong>della</strong> vita di corte.<br />

Come giovane aristocratico viziato, Chia Pao­yü vive in una magni­ fica casa con<br />

giardino insieme a varie cugine e alle loro sollecite came- riere. Quotidianamente<br />

insieme, la loro vita è una festa continua, con i cibi migliori, rappresentazioni teatrali,<br />

ricevimenti, vini e gare di poe- sia. Pao-yü, estremamente sensibile, è amico di<br />

tutte le donne <strong>della</strong> casa e preferisce la loro compagnia a quella dei maschi ma, con<br />

preoccupa- zione dei genitori, pare relativamente insensibile alle attrattive dell’al-<br />

tro sesso. A parte alcuni giovanotti eleganti che lo entusiasmano, Pao- yii giudica<br />

volgari e noiosi tutti i maschi <strong>della</strong> storia. Gran parte dei cu- gini di Pao-yü sembrano<br />

ossessionati dal sesso, e questo viene da lui giu- dicato strano e sgradevole.<br />

La parte più importante del romanzo verte sull’importante proble- ma del<br />

matrimonio di Pao-yü. Egli ama soprattutto la bella e sensibile cugina Lin Tai-yü, il<br />

cui nome significa «Giada Nera», a causa del suo medaglione in giada che fa coppia<br />

con quello di Pao-yü. Oltre ai due gioielli, i due giovani hanno in comune anche<br />

il temperamento artistico, l’amore per la bellezza e l’odio per la superficialità in<br />

tutti gli aspetti. Sfortunatamente, le donne di casa giudicano Tai-yü troppo fragile<br />

e ne- vrotica per essere degna di lui: perciò cospirano per fargli sposare un’al- tra<br />

bellissima cugina, Hsueh Pao-ch’ai, che è molto più pragmatica e sa- na <strong>della</strong> malaticcia<br />

Tai-yü. Quando ha luogo il matrimonio, Tai-yü muore in maniera quanto mai<br />

commovente, convinta di essere stata abbando- nata da Pao-yü e da tutti.<br />

Uno dei vari titoli con cui è noto questo romanzo è Le dodici belle di Chinling,<br />

che fa riferimento alle dodici ragazze <strong>della</strong> famiglia Chía (abitante a Chin­ling,<br />

ossia Nanchino). A una a una, queste donne fini­ scono tragicamente: cameriere<br />

e padrone vengono costrette a sposare persone che non amano; alcune si rifugiano<br />

in conventi buddhisti; altre vengono crudelmente allontanate dalla bella<br />

vita nella casa con giardi- no; altre si uccidono come protesta contro false accuse;<br />

e altre muoiono tra le sofferenze per cause tanto psicologiche quanto fisiche.<br />

Nonostante la sua compassione per la sorte di queste donne, Pao-yü è un debole,

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