31.05.2013 Views

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

226 Patricia Ebrey<br />

storia sociale <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> moderna in una prospettiva comparata», e tre dicesimo, «La<br />

particolare arte <strong>della</strong> narrativa cinese» — oggi gli studiosi hanno ormai superato<br />

l’abitudine di vedere la <strong>Cina</strong> premoderna con le prospettive dell’Occidente moderno.<br />

Ora si sa che molti aspetti <strong>della</strong> famiglia cinese tradizionale hanno avuto<br />

una diffusione, sulla scala del la storia mondiale, molto più alta che gli analoghi<br />

costumi europei. Un esempio su cui sono stati condotti numerosi studi è l’età<br />

matrimoniale; per gran parte <strong>della</strong> storia <strong>della</strong> <strong>Cina</strong>, donne e uomini si sposavano<br />

rela tivamente giovani: le donne subito dopo la pubertà, e gli uomini non molto<br />

dopo. Nell’Europa occidentale, invece, nei secoli XVIII e XIX, uomini e donne<br />

si sposavano dopo aver superato i vent’anni, e gli uomi ni, spesso, aspettavano<br />

fin quasi ai trenta. Questa differenza di età in corrispondenza del matrimonio si<br />

ripercuote su molti aspetti <strong>della</strong> strut tura familiare. Quando le donne si sposano<br />

in più giovane età, in genere hanno un maggior numero di figli e la popolazione<br />

cresce più rapida mente. Quando gli uomini si sposano prima dei vent’anni,<br />

in genere re stano ad abitare nella casa dei genitori, e le mogli sono sottoposte<br />

al l’autorità delle suocere. Con questa sistemazione, è la generazione più vecchia<br />

a imporre le proprie idee sull’allevamento dei figli, sulle attività religiose ed economiche<br />

e così via, e ciò porta al conservatorismo socia le. E più facile che si formino<br />

le grandi famiglie estese quando le gene razioni sono brevi e i nuovi membri<br />

(soprattutto mogli) vi entrano in giovane età. Queste differenze tra le famiglie<br />

cinesi e quelle occidentali dei secoli XVIII e XIX sono importanti, ma ormai è<br />

accettato che l’ec cezione è il caso dell’Occidente europeo, e non quello cinese 3 .<br />

Se si osserva il caso dell’Europa meridionale e di quella orientale, e il caso<br />

dell’Europa occidentale prima del secolo XVII, spariscono an che varie altre differenze<br />

tra l’Europa e la <strong>Cina</strong>. Le somiglianze com prendono gli estesi legami con<br />

i consanguinei patrilineari (consanguinei con lo stesso cognome, legati esclusivamente<br />

per linea maschile), i ma trimoni combinati, i matrimoni associati a importanti<br />

transazioni finan ziarie e una forte autorità patriarcale sulle donne e sui bambini.<br />

Se tor niamo indietro nel tempo fino all’epoca dei romani, scopriamo ulteriori<br />

3 J. Hajnal, «European Marriage Patterns in Perspective» in D. V. Glass e D. E. O. Eversley (a cura<br />

di), Population in History, Chicago, Aldine, 1965. In Occidente, la pratica, per gli uomini, di sposarsi in<br />

età più adulta si incontra in Italia già nei secoli XIV e XV. Si veda David Herlihy, Medieval Households,<br />

Cambridge, Harvard University Press, 1985, pp. 107-11. Da recenti ricerche sembra che la situazione<br />

giapponese sia intermedia tra quella <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> e quella dell’Europa occidentale. Si veda Arthur P.<br />

Wolf e Susan B. Hanley (a cura di), Family and Population in East Asian History, Stanford, Stanford<br />

University Press, 1985, soprattutto l’Introduzione.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!