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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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La storia economica <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> in una prospettiva comparata 263<br />

Nell’Europa occidentale, la crescita <strong>della</strong> popolazione si è verificata contemporaneamente<br />

alla rinascita del commercio e delle città nei seco li XII e XIII. La seconda<br />

fase di incremento demografico in Europa fu accompagnata dalla «rivoluzione dei<br />

prezzi» del secolo XVI. Secondo molti studiosi, la crescita <strong>della</strong> popolazione o causò<br />

una «protoindustria lizzazione» nell’Europa del secolo XVIII o ne fu una conseguenza 3 .<br />

Ora osserveremo più attentamente le risposte economiche e demografiche<br />

all’aumento di popolazione che accompagnano le principali caratteristiche<br />

<strong>della</strong> crescita economica premoderna. Come ha mostrato Ester<br />

Boserup, la crescita <strong>della</strong> popolazione può dare origine a una ri sposta produttiva<br />

sotto forma di una serie di successive modificazioni <strong>della</strong> tecnologia disponibile<br />

4 . Ad esempio, il cambio da coltivazione oc casionale a coltivazione fissa<br />

non irrigata, poi ad agricoltura irrigata, e infine a colture a rotazione irrigate ha<br />

reso possibile alimentare una po polazione più vasta. È la tesi del fondamentale<br />

studio dell’agricoltura cinese dal 1368 al 1968, scritto da Dwight Perkins 5 .<br />

Oltre ai cambiamenti tecnologici (compresi l’uso <strong>della</strong> terra e l’agri coltura) anche<br />

l’analisi demografica «neomalthusiana» <strong>della</strong> popolazio ne ottimale, basata in parte<br />

sulle ultime e più approfondite edizioni del famoso Saggio di Malthus, è importante<br />

per capire le risposte demogra fiche ed economiche al cambiamento di popolazione.<br />

L’ottimizzazione neomalthusiana verte su quale sia la popolazione «migliore» o ottimale<br />

di un paese: la risposta è in genere: «Quella che rende massima la pro duzione<br />

pro capite». Questa impostazione è a volte applicata alla stati stica per mostrare che<br />

la produzione media pro capite diminuisce al cre scere <strong>della</strong> popolazione in assenza<br />

di miglioramenti tecnologici o di un aumento delle risorse. Ma l’esperienza storica<br />

di alcune popolazioni, com prese quelle <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> e dell’Europa occidentale, mostra<br />

che la crescita stessa <strong>della</strong> popolazione può stimolare (o sembra stimolare) una serie<br />

di risposte che arrestano o rallentano la diminuzione <strong>della</strong> produzione pro capite.<br />

Queste risposte, detto in generale, possono essere di natura tec nica (e ciò conferma<br />

in parte l’analisi di Boserup) o demografica (in ac cordo con il concetto malthusiano<br />

di popolazione ottimale). Ora consi deriamo l’Europa occidentale e la <strong>Cina</strong> in<br />

ciascuno dei loro tre cicli di crescita per determinare le risposte date ogni volta.<br />

3 Fra gli altri si veda Peter Kriedte, Hans Medick e Jurgen Schlumbohm, Industrializa tion before<br />

Industrialization: Rural Industry in the Genesis of Capitalism, Cambridge, Cambridge University Press e<br />

Paris, Editions de la Maison des Sciences de l’Homme, 1981.<br />

4 Si veda Ester Boserup, Population and Technological Change: A Study of Long-Term Trends, Chicago,<br />

University of Chicago Press, 1981.<br />

5 Dwight Perkins, Agricultural Development in China, 1368-1968, Chicago, Aldine, 1969.

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