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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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144 Tu Wei-Ming<br />

Fedele allo spirito di Confucio (e, in questo, allo spirito di Mencio), Hsun Tzu<br />

sottolineò l’importanza <strong>della</strong> coltivazione <strong>della</strong> propria perso nalità. Delineò il processo<br />

di educazione confuciano, da nobile a saggio, come uno sforzo assiduo mirante<br />

ad accumulare conoscenza, abilità, ca pacità di giudizio e saggezza. Credeva<br />

che se non fosse stato posto un si stema di freni sociali, gli esseri umani avrebbero<br />

accampato eccessive esi genze, al solo fine di soddisfare le proprie passioni.<br />

Perciò la solidarietà sociale, come presupposto perché sbocci l’umanità, è un<br />

concetto privo di basi. Il difetto più grave, nella dedizione di Mencio alla bontà<br />

<strong>della</strong> natura umana, è la conseguenza pratica di trascurare la necessità che, per<br />

il benessere <strong>della</strong> società, vengono ad avere i riti e l’autorità. Sottolinean do che<br />

la natura umana è malvagia, Hsun Tzu scelse come base <strong>della</strong> mo ralità la funzione<br />

cognitiva <strong>della</strong> mente (la razionalità umana). Diventiamo morali frenando<br />

volontariamente le nostre passioni e i nostri desideri di agire, in accordo con le<br />

norme <strong>della</strong> società. Questo freno può essere estra neo alla nostra natura, ma la<br />

nostra mente è sempre in grado di percepirne la necessità per la sopravvivenza<br />

e il benessere. Al pari di Mencio, anche Hsun Tzu credeva nella perfettibilità di<br />

tutti gli esseri umani attraverso l’autocoltivazione, nell’umanità e nella rettitudine<br />

come virtù cardinali, nel governo umano sotto forma di via dei re, nell’armonia<br />

sociale e nell’educazione, ma la sua visione di come raggiungere praticamente queste<br />

mete era diametralmente opposta a quel la di Mencio. Il progetto confuciano,<br />

come delineato da Hsun Tzu, de finisce l’apprendimento come socializzazione.<br />

L’autorità degli antichi saggi e degli uomini meritevoli, la tradizione classica, i rituali<br />

del culto degli antenati; le norme convenzionali, gli insegnanti, le leggi e i regolamenti<br />

dello stato, e gli amministratori politici, sono tutti elementi im portanti per<br />

la trasformazione <strong>della</strong> natura umana. Una persona coltiva ta è per definizione un<br />

membro pienamente socializzato <strong>della</strong> comunità umana che, per il bene pubblico,<br />

ha vittoriosamente sublimato le do mande del suo istinto. L’ostinata insistenza di<br />

Hsun Tzu sulla legge, l’ordine, l’autorità e i riti sembra molto prossima a quella<br />

dei legisti, la cui politica di conformismo sociale era designata esclusivamente a favore<br />

del governante. La sua insistenza sui modelli obiettivi di compor tamento può<br />

avere contribuito ideologicamente alla nascita dell’autori tarismo, che culminò con<br />

l’impero dittatoriale del Ch’in (221­206 a. C.). Due dei principali legisti, il teorico<br />

Han Fei Tzu (morto nel 233 a. C.) dello stato dí Han e il ministro del Ch’in, Li<br />

Ssu (morto nel 208 a. C.) furono suoi allievi. Eppure, Hsun Tzu ebbe una parte<br />

rilevante nella prosecuzione del progetto confuciano come iniziativa di letterati.<br />

La sua interpretazione naturalistica del Cielo, la sua raffinata comprensione <strong>della</strong>

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