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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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348 Paul S. Ropp<br />

In un certo senso, lo Shui-hu chuan è un’esaltazione delle virtù <strong>della</strong> rettitudine,<br />

<strong>della</strong> fedeltà e <strong>della</strong> giustizia, che sono virtù confuciane più che rispettabili. In<br />

termini confuciani, il problema del libro sta nel fatto che queste virtù sembrano<br />

monopolio dei fuorilegge del racconto e che spesso vengono portate a tali eccessi<br />

da violare ogni senso confuciano di proprietà e moderazione. L’impetuoso senso<br />

di giustizia degli eroi li porta a infrangere la legge e a unirsi alla fratellanza dei<br />

banditi capeg­ giati da Sung Chiang nel suo covo montano di Liang­shan­po (così<br />

chia- mato dal monte Liang, nella provincia dello Shantung, e dalle paludi, opportunamente<br />

inaccessibili, che lo circondano). Alla fine, cento e ot­ to di questi eroi<br />

arrivano in un modo o nell’altro a Liang-shan-po, in una serie un po’ dispersiva di<br />

singoli episodi (che occupa gran parte dei cento capitoli del romanzo), culminanti<br />

nel momento in cui tutti si rac- colgono in un grande banchetto sulla montagna.<br />

Da quel punto in poi, l’interesse si spegne progressivamente, a mano a mano che i<br />

protagoni­ sti si disperdono, muoiono e i rimanenti infine si arrendono.<br />

Nel romanzo si sparge molto sangue, anche se in nome <strong>della</strong> giusti- zia e <strong>della</strong><br />

vendetta di chi è stato ingiustamente offeso. Alcuni redattori cinesi hanno cercato<br />

di dare alla storia un intento di redenzione sociale facendo arrendere al potere<br />

imperiale i ribelli e facendoli lavorare per lo stato rivolgendo la loro collera contro<br />

altri ribelli presumibilmente meno virtuosi. Lo Shui-hu chuan è spesso criticato<br />

dagli studiosi moder­ ni per la sua brutalità (a volte i virtuosi ribelli mangiano la<br />

carne dei nemici vinti), la sua misoginia (le donne scarsamente virtuose sono bru­<br />

talmente uccise dai banditi ipocriti e sessualmente puritani) e la sua mo- ralità da<br />

banda di predoni (spesso, i fuorilegge che si uniscono al gruppo del Liang­shan<br />

vengono a loro volta oppressi dai costumi severi e selet- tivi <strong>della</strong> banda di fuorilegge<br />

e dalle loro pressioni di gruppo).<br />

Andrew Plaks ha recentemente sostenuto che lo Shui-hu chuan, al- meno in<br />

una delle versioni del secolo XVI, è in realtà un’ironica critica neoconfuciana<br />

dei suoi eroi popolari; la loro brutalità è stata esagerata per spegnere sul nascere<br />

ogni facile simpatia per il loro eroismo 12 . Ma, nonostante l’ironica spiegazione<br />

di Plaks e nonostante le critiche di coloro che non interpretano in modo ironico<br />

il romanzo, lo Shui-hu chuan è sempre stato una delle letture favorite dei giovani<br />

cinesi, che apprez- zano la vivida caratterizzazione dei suoi eroi coraggiosi<br />

ed emozionanti, ritratti in formato più grande del naturale, amanti del divertimento<br />

e del bere, compagni fedeli fino alla morte. Come romanzo d’avventura,<br />

12 Andrew H. Plaks, The Four Masterworks of the Ming Novel, Princeton, Princeton Uni versity<br />

Press, 1987, cap. 4.

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