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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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Introduzione 13<br />

esempio di quel che ho già detto in precedenza: lo studio <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> da<br />

parte di occidentali finisce per aiutarci a capire sia i cinesi sia noi stessi.<br />

Quando gli occidentali cominciarono a studiare la civiltà cinese (po chi secoli<br />

fa), naturalmente cominciarono dalle sue tradizioni filosofi che, letterarie, artistiche<br />

e religiose. Di conseguenza, i primi studi occi dentali tendevano a condividere<br />

i pregiudizi e l’immagine di sé che da vano i letterati confuciani, i quali erano i<br />

custodi di un grande numero di tradizioni culturali cinesi. Negli scorsi decenni,<br />

gli studiosi hanno sem pre più rivolto la loro attenzione alle tradizioni non confuciane<br />

e agli spunti sociali, economici, politici e antropologi <strong>della</strong> storia cinese.<br />

In tanto, le recenti scoperte archeologiche sono state, non è esagerato di re, spettacolari<br />

sia per il numero sia per l’importanza. Questi cambia menti si riflettono<br />

chiaramente nei capitoli di David N. Keightley, Jack L. Dull, Karen Turner,<br />

Nathan Sivin, Patricia Ebrey, Albert Feuerwer ker e William T. Rowe. Keightley,<br />

Karen Turner e Sivin attingono am piamente alle recenti scoperte archeologiche.<br />

Da prospettive diverse, Dull, Patricia Ebrey, Feuerwerker e Rowe esaminano<br />

vari aspetti del com plesso rapporto fra stato, famiglia, società ed economia.<br />

L’antica tradizione cinese di conservare nel corso di molti secoli la documentazione<br />

storica ne fa un argomento invitante per i sociologi e i teorici <strong>della</strong><br />

cultura interessati a esplorare la complessità degli sviluppi sociali e culturali,<br />

delle cause storiche, dei cambiamenti e <strong>della</strong> conti nuità nell’arco di vari millenni.<br />

I grandi interrogativi sulla causalità del la formazione <strong>della</strong> cultura e dello<br />

sviluppo <strong>della</strong> storia si affacciano in. molti capitoli, soprattutto in quelli di<br />

Keightley, Patricia Ebrey e Dull. Questi tre, in particolare, tentano vaste analisi<br />

comparative che ci fan no intuire le complessità che si devono affrontare per<br />

cercare di deter minare le catene causali che hanno agito nelle culture umane.<br />

David N. Keightley rivela una sorta di rete — complessa, intrecciata, e capace<br />

di rafforzarsi da sola — di credenze e di pratiche nelle testimo nianze archeologiche<br />

provenienti dall’epoca Shang e da quella Chou. Pa tricia Ebrey ci<br />

mostra che i cambiamenti nei modelli familiari sopravve nuti nel corso di molti<br />

secoli erano altrettanto complicati in <strong>Cina</strong> quan to in Occidente. I modelli familiari<br />

erano influenzati da fattori come la politica dello stato, i cambiamenti<br />

nel diritto e nell’economia, gli schemi di mobilità sociale, i rapporti con i popoli<br />

vicini non di etnia cinese, ol tre che gli sviluppi religiosi e intellettuali. Così,<br />

Patricia Ebrey dimo stra in modo convincente che i modelli familiari cinesi non<br />

possono es sere visti semplicemente come un riflesso delle idee in evoluzione<br />

dei letterati confuciani. Nel seguire l’evoluzione delle forme di governo ci-

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