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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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La particolare arte <strong>della</strong> narrativa cinese 359<br />

pera è piena di omonimi e omofoni con doppio e triplo significato. Il nome <strong>della</strong><br />

principale famiglia è Chia, che è un gioco di parole con il termine «falso»; c’è anche<br />

una famiglia Chen (che ha lo stesso suono <strong>della</strong> parola cinese che significa «vero»)<br />

la quale rispecchia la famiglia Chia in tutti i particolari. Il romanziere ama adombrare<br />

gli avvenimenti e disseminare dappertutto suggerimenti di predestinazione e<br />

di reincarnazione. Per centoventi capitoli c’è un continuo dialogo sull’alternanza<br />

tra illusione e realtà e sulla confusione tra l’una e l’altra. Le possibilità di una lettura<br />

allegorica sono pressoché infinite e la storia, piuttosto con­ fusa, delle varie<br />

edizioni del testo impedisce che l’una o l’altra delle interpretazioni divenga quella<br />

definitiva.<br />

A un livello, lo Hung-lou meng è un’opera buddhista sul tema <strong>della</strong> natura illusoria<br />

e transitoria del mondo materiale. Una pietra, lettera- mente un pezzo staccatosi<br />

dal Cielo, è curiosa di conoscere il mondo umano <strong>della</strong> «polvere rossa» (il termine<br />

buddhista per il mondo illuso- rio delle cose materiali e degli affetti e degli affanni<br />

umani) e si incarna nella forma umana di Chia Pao-yü, il giovane protagonista del<br />

romanzo, il cui nome significa «Giada Preziosa» perché gli è stato trovato in bocca,<br />

alla nascita, un magico pezzo di giada. Pao-yü è tuffato nel mondo degli affanni<br />

umani perché possa provare tutte le sue sofferenze e raggiungere infine l’illuminazione<br />

e il distacco dal mondo materiale e psicologico <strong>della</strong> «polvere rossa». A mano<br />

a mano che la pietra perde le sue illusioni, la storia <strong>della</strong> sua straordinaria esperienza<br />

si scolpisce sul pezzo di giada trovato originariamente in bocca a Pao-yü. La storia<br />

del- la pietra è anche la storia scolpita sulla pietra.<br />

Su un altro livello, il romanzo è un’emozionante storia umana del declino di una<br />

grande famiglia. La famiglia Chia è una delle più importanti: una sua figlia è concubina<br />

imperiale, il padre è un funzionario rispettato. Eppure il futuro <strong>della</strong> famiglia è<br />

nero, perché nessuno dei giovani maschi dimostra responsabilità o capacità. Come<br />

si addice al suo alto rango, la famiglia deve mantenere le apparenze — matrimoni e<br />

funerali, ad esempio, devono essere sfarzosi — ma il denaro necessario per queste<br />

ostentazioni se n’è ormai andato da tempo. A mano a mano che la famiglia incappa<br />

in difficoltà finanziarie, essa comincia anche a perdere il favore imperiale. Alla fine,<br />

le proprietà <strong>della</strong> famiglia saranno confiscate, la sua posizione, un tempo elevata,<br />

crollerà, e il romanzo termina con una nota disperata e delusa. La mobilità sociale<br />

verso il basso è un tema comune nella narrativa cinese, ma in nessun altro romanzo<br />

la sua sofferenza psicologica è descritta in modo tanto vivido.<br />

La narrazione dello Hung-lou meng si incentra sui giovani <strong>della</strong> famiglia<br />

Chia, e in particolare sul figlio più giovane, Chia Pao­yü, le sue ca

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