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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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la poesia nella tradizione cinese 329<br />

morale e <strong>della</strong> vita solitaria. Ma a parte queste informazioni, l’arte <strong>della</strong> lettura<br />

richiede solo un senso intuitivo del modo in cui una descrizione comporta un particolare<br />

atteggiamento mentale da parte <strong>della</strong> persona che la scrive. Se apprendiamo<br />

l’arte <strong>della</strong> lettura, possiamo facilmente capire perché la poesia di Li Po era un dono<br />

adatto a quella particolare occasione e perché nelle successive generazioni divenne<br />

così famosa; pos siamo anche capire l’immenso richiamo che la poesia T’ang ha<br />

esercita to ed esercita tuttora per i lettori cinesi.<br />

L’inizio, «Un cane abbaia tra il suono delle acque», costituisce un’ar dita giustapposizione<br />

di suoni. Il buon lettore capisce immediatamente che Li Po ha viaggiato<br />

a lungo sul monte per trovare l’eremita e non ha sentito altro rumore che<br />

quello delle acque correnti. L’intrusione del latrato del cane rivela al viaggiatore una<br />

presenza umana nel paesaggio; nello stesso tempo, per la persona che vive nascosta<br />

sulla montagna, quel l’abbaiare annuncia l’arrivo di qualcuno dal mondo esterno.<br />

Ma oltre a rivelare la presenza del visitatore al recluso e la vicinanza dell’abita zione<br />

del recluso al visitatore, questa giustapposizione di suoni — le ac que che scorrono<br />

e l’abbaiare del cane — è una struttura di brusca intru sione, la controparte sensuale<br />

dell’intrusione del poeta nel tranquillo mon do del recluso.<br />

Il riferimento ai fiori di pesco è un’allusione alla storia del ruscello dei fiori di<br />

pesco, già citata. Quando il latrato del cane fa capire al poe ta di essere finalmente<br />

arrivato all’abitazione dell’eremita, i fiori di pe sco grevi di rugiada ci spiegano come<br />

il poeta abbia scoperto la strada. Sorridiamo. I pesanti fiori cadono nell’acqua (fin<br />

dal primo verso, il poeta ne aveva sentito il rumore) e la corrente li porta via: essi<br />

formano una specie di sentiero che può essere seguito da un estraneo che intenda<br />

rag giungere la casa di un eremita.<br />

La poesia è la storia di una ricerca. Il poeta cerca qualcuno che si è nascosto,<br />

ma trova solo tracce elusive <strong>della</strong> presenza dell’eremita, tracce che appaiono e<br />

scompaiono nel paesaggio. Nel folto <strong>della</strong> foresta com pare per un istante un cervo,<br />

una creatura che evita gli umani così come l’eremita evita tutti gli estranei. Li Po,<br />

che si guarda attorno con atten zione nel tentativo di scorgere l’uomo, nel vedere<br />

il movimento del cer vo lo scambia per lui. Ma il fatto stesso che il cervo si lasci<br />

scorgere è la prova che l’eremita è stato laggiù: in quel posto, l’animale, anche se<br />

timido per natura, sa di non dover temere niente da un essere umano. Come l’abbaiare<br />

del cane, anche la comparsa del cervo è la prova che l’eremita è vicino, ma<br />

non si sa dove.<br />

Precipitando giù dalla montagna, l’acqua ha formato un burrone<br />

e il poeta lo sta percorrendo. Le pareti ripide e gli alberi che vi crescono

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