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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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La storia economica <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> in una prospettiva comparata 261<br />

milioni passò a sessanta­ottanta milioni durante la dinastia mongola Yuan (1279­<br />

1368). Un secondo ciclo cominciò con un recupero e una lenta crescita durante la<br />

dinastia Ming (1368­1644): la popolazione <strong>della</strong> Ci na raggiunse almeno i centocinquanta<br />

milioni nel secolo XVI. Il secon do ciclo terminò con una crisi nel secolo<br />

XVII attribuibile alla guerra e alla conquista Manchu, i cui effetti demografici furono<br />

negativi, ma difficili da misurare con precisione. Tuttavia, la crisi del secolo<br />

XVII fu breve. La crescita <strong>della</strong> popolazione riprese e aumentò alla fine del secolo<br />

XVII. Un terzo ciclo, che copre il secolo XVIII e l’inizio del XIX, vide un aumento<br />

dai centocinquanta-duecento milioni del 1700 ai quat trocentotrenta milioni del<br />

1840. Questo rapido aumento subì un arre sto o un’inversione a causa di una serie<br />

di grandi ribellioni verso la metà del secolo XIX. Infine — e questa volta non si<br />

vede alcune inversione del ciclo, né è probabile che ve ne siano — la crescita <strong>della</strong><br />

popolazione riprese all’inizio del secolo XX. La popolazione cinese, che era di circa<br />

quattrocento milioni nel 1900, raggiunse i cinquecento milioni nel 1937 e poi salì<br />

in fretta ai cinquecentoquaranta milioni del 1949 e ai mille e trenta milioni attuali 2 .<br />

A parte la più recente fase demografica, ai tre cicli cinesi di crescita e declino<br />

corrispondono curve analoghe, anche se non identiche, nel l’Europa occidentale:<br />

in Europa vediamo tre periodi di crescita inter rotti da due periodi di declino<br />

o stagnazione. Dall’anno 1000 al 1347, la popolazione europea aumentò,<br />

forse fino a raddoppiare di dimensio ne. Alcuni storici ritengono che questo<br />

periodo di crescita sia terminato ancor prima <strong>della</strong> peste del 1347. La grande<br />

epidemia fu solo l’aspetto più appariscente <strong>della</strong> complessiva risposta «malthusiana»<br />

alla « sovrap popolazione » — la pressione <strong>della</strong> popolazione rispetto<br />

alla scarsità di terra, di risorse e di tecnica — portata dalla fase d’espansione.<br />

La popolazione dell’Europa occidentale può essere diminuita di un quarto o anche<br />

di un terzo, prima che ricominciasse a crescere alla fine del secolo XV e nel XVI<br />

(il periodo varia a seconda delle diverse parti d’Europa). Verso la seconda metà<br />

del secolo XVI, la gente aveva ripre so a esercitare la sua pressione sulla terra e<br />

sulle risorse. La «crisi del secolo XVII» vide declino o stagnazione <strong>della</strong> popolazione<br />

in Germania (in modo assai drammatico), Francia, Spagna, Portogallo e<br />

Italia, ossia nell’Europa centrale e meridionale. Ma nell’Europa nordoccidentale —<br />

2 Mi baso su David Griggs, Population Growth and Agrarian Change: An Historical Per spective,<br />

Cambridge, Cambridge University Press, 1980, per la mia esposizione <strong>della</strong> storia demografica europea.<br />

Anche se parlo in genere dell’Europa occidentale, escludendo le aree orientali, meno densamente<br />

abitate, le valutazioni <strong>della</strong> popolazione per la sola Europa occi dentale nel corso dei due millenni<br />

mostrati nel grafico 1, non sono sempre disponibili.

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