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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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Donne, matrimonio e famiglia nella storia cinese 235<br />

giori prospettive di migliorare la loro situazione finanziaria con il risparmio o con<br />

l’emigrazione in aree incolte.<br />

Nell’epoca classica, le cariche e i feudi potevano essere trasmessi a un solo figlio.<br />

Nel periodo Han, invece, la terra poteva essere suddivisa e la divisione in parti<br />

uguali tra tutti i figli maschi divenne l’uso preva lente, a quanto pare, fra tutti gli strati<br />

sociali. La pratica di suddividere l’eredità ebbe notevoli conseguenze per la storia<br />

successiva <strong>della</strong> fami glia cinese. Finì per diminuire il primato <strong>della</strong> linea principale<br />

di discen denza e lasciò ai primogeniti unicamente i loro tradizionali doveri ritua li.<br />

Le origini di questa pratica sono oscure, ma non sono da ricondurre ai testi classici<br />

o a quelli confuciani. Forse la pratica <strong>della</strong> divisione del la terra in parti uguali ebbe<br />

inizio in aree dove la terra era relativamen te abbondante, che sembrano essere state<br />

le prime aree dove si diffuse la pratica <strong>della</strong> compravendita di terreni (cioè lo stato<br />

del Ch’in). Da talune indicazioni sembra inoltre che il governo abbia incoraggiato<br />

la suddivisione in parti uguali come mezzo per frenare lo sviluppo <strong>della</strong> grande<br />

proprietà terriera, che poteva opporsi a esso.<br />

All’inizio del periodo Han, la mobilità sociale, quella economica e quella geografica<br />

erano molto elevate. Il contadino poteva comprare ter reni, indebitarsi, emigrare<br />

e così via. Di conseguenza si cominciò a pen sare che la prosperità o il declino<br />

di una famiglia dipendessero dal duro lavoro e dal successo come amministratore.<br />

Né un signore né un villag gio né un clan familiare potevano assicurare a una famiglia<br />

la sopravvi venza ma, d’altro canto, nessuna di queste entità poteva impedirne il<br />

progresso. Questi atteggiamenti verso la resa a lungo termine, per il fu turo di una<br />

famiglia, <strong>della</strong> cooperazione e del lavoro costituirono il nu cleo centrale di quel che<br />

talvolta è stato chiamato «familialismo » cinese.<br />

Lo sviluppo del patriarcato cinese nel periodo Han fu altrettanto im portante<br />

per l’evoluzione <strong>della</strong> famiglia cinese quanto la formulazione dell’etica, dei riti ancestrali<br />

e <strong>della</strong> patrilinearità nei tempi antichi. Il sistema familiare Han fu il prodotto<br />

del governo imperiale, <strong>della</strong> mobi lità sociale e dell’economia agraria. Dal tempo<br />

degli Han in poi ci fu sempre un conflitto inerente al sistema familiare. Gli elementi<br />

di origi ne classica — il culto degli antenati e l’etica che favoriva l’anzianità e non<br />

badava ai rapporti patrimoniali — erano in contrasto con il sistema di distribuzione<br />

<strong>della</strong> proprietà in base al quale tutti i fratelli erano uguali e il padre aveva maggiore<br />

autorità sui figli che sui nipoti.<br />

Nei secoli dopo il periodo Han si assistette a un ritorno indietro, rispetto<br />

a molti sviluppi Han. La piccola proprietà terriera era già in declino<br />

nel Nuovo Han, e nei successivi quattro secoli raggiunse quello<br />

che probabilmente fu il suo livello più basso nell’intero periodo impe-

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