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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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156 Tu Wei-Ming<br />

tutto questo ha un suo posto nel programma pedagogico di Chu Hsi. Egli riportò<br />

in auge la Grotta del Cervo Bianco, nell’odierna Kiangsi, come accademia: essa<br />

divenne il centro intellettuale <strong>della</strong> sua epoca e il modello per le future generazioni,<br />

in tutta l’Asia orientale. Nell’epoca Sung, Chu Hsi venne considerato il più<br />

importante stu dioso confuciano, ma la sua interpretazione <strong>della</strong> via di Confucio<br />

venne severamente criticata dal suo contemporaneo Lu Hsiang­shan (Chiu­yuan,<br />

1139-1193) che, affermando di avere ritrovato in Mencio la vera sag gezza dell’insegnamento<br />

confuciano, accusò la teoria di Chu Hsi dell’«in vestigazione delle cose»<br />

di essere solo una forma di empirismo, fram mentaria e inefficace. Piuttosto Lu<br />

propose un ritorno all’idealismo morale di Mencio, sostenendo che la creazione del<br />

«grande corpo» è il princi pale requisito per l’autorealizzazione. Per Lu, la «dottrina<br />

<strong>della</strong> men te», come ricerca di conoscenza di sé, forniva la base per attribuire giu sto<br />

significato all’investigazione delle cose. Il dibattito tra Lu e il mae stro Chu, nel loro<br />

famoso incontro al tempio del Lago dell’Oca, nel 1175, lo convinse ulteriormente<br />

che il progetto confuciano di Chu Hsi non seguiva Mencio. Anche se il dissenso di<br />

Lu rimase per qualche tempo una posizione minoritaria, più tardi la sua «dottrina<br />

<strong>della</strong> mente» di venne una grande forza intellettuale nella <strong>Cina</strong> Ming (1368­1644) e<br />

nel Giappone Tokugawa (1600­1867).<br />

4.2. La dottrina confuciana nelle dinastie Chin, Yuan, Ming e Ch’ing<br />

Per circa centocinquant’anni, da quando la corte Sung si trasferì nella capitale<br />

meridionale (1127) fino alla conquista mongola nel 1279, la Ci na settentrionale<br />

venne dominata da tre dinastie di conquistatori, i Liao (916­1125), gli<br />

Hsi­hsia’ (990­1227) e i Chin (1115­1234). Anche se la burocrazia e la politica<br />

culturale Liao e Hsi­hsia erano sotto l’influen za confuciana, non ci furono sviluppi<br />

intellettuali che facessero progre dire tale tradizione. Ma la situazione nella<br />

dinastia Jurchen Chin fu as sai diversa. Nonostante la scarsità di informazioni sulla<br />

rinascita confu ciana del Sung meridionale, i letterati-funzionari Chin portarono<br />

avan ti le tradizioni classiche, artistiche, letterarie e storiografiche del Nord e<br />

svilupparono una fiorente cultura propria. I mongoli unificarono nuovamente la<br />

<strong>Cina</strong> nel 1279 e il dinamismo del Sud ebbe un profondo influsso sui letterati del<br />

Nord. Il severo trat tamento cui vennero assoggettati i letterati durante la dinastia<br />

Yuan (mon gola; 1271­1368) danneggiò gravemente la comunità dei letterati<br />

e il pre stigio <strong>della</strong> classe dei funzionari. Nonostante ciò, il periodo vide sorge-<br />

40 Si veda la voce Tangut nel Glossario.

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