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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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200 Nathan Sivin<br />

visione non si può cercare attraverso semplici tracce, di cui in qualsiasi caso sono<br />

disponibili solo le più grezze. Quanto a quelli che ho chiamato aspetti più sottili di<br />

queste tracce, coloro che parlano dei corpi celesti cercano di conoscer li affidandosi<br />

all’astronomia matematica; ma l’astronomia non è che l’esito di una congettura 3 .<br />

Questa posizione non sminuiva affatto l’astronomia agli occhi di Shen; egli<br />

dedicò le sue energie a perfezionare il calendario. La sua prospetti va, benché assai<br />

lontana da quella dello scienziato moderno, sarebbe stata compresa perfettamente<br />

dai suoi contemporanei dell’Europa del secolo XI, anche se Shen la applicava a<br />

livelli di conoscenza scientifica assai più raffinati dei loro.<br />

Per riassumere, le scienze cinesi erano in grado di raggiungere alti livelli —<br />

talvolta i più alti del mondo — senza la struttura di una filosofia naturale che le<br />

incasellasse e senza le ingenue pretese a una conoscenza universale che i positivisti<br />

moderni hanno a volte cercato di vedere nel la tradizione occidentale.<br />

3. Scienze cinesi quantitative<br />

A questo punto sarà chiaro che un elenco di priorità staccato dal con testo può<br />

solo dare un’impressione distorta di quel che vale la pena di sapere sulla scienza cinese.<br />

Indipendentemente dalla chiarezza con cui alcune caratteristiche <strong>della</strong> scienza<br />

antica sembrano anticipare le cono scenze odierne, il loro significato per i contemporanei<br />

aveva poco in co mune con quello <strong>della</strong> scienza moderna. Nel descrivere le<br />

scienze che seguono, perciò, presterò altrettanta attenzione al contesto quanta al risultato.<br />

In altre parole, le scienze cinesi saranno descritte non come una successione<br />

di trionfi <strong>della</strong> conoscenza oggettiva estratti da una palude di superstizione, ma<br />

come un singolo importante filo saldamente intes suto nella trama <strong>della</strong> cultura.<br />

Le scienze da me descritte sono quelle che i cinesi definivano applicando<br />

il loro concetto di ordine a vari campi dell’esperienza: il cielo<br />

per l’astronomia e l’astrologia, i corpi umani e animali per la medicina e<br />

3 Hu Daojing (a cura di), Meng-ch’i pi-t’an chiao-cheng [Discorsi di pennello dal Ruscel lo dei Sogni],<br />

moderna variorum ed., 2 voll., circa 1090; rist. Pechino, Chung-hua Shu-chii, 1960, n. 123. Per un esame<br />

più approfondito dell’atteggiamento di Shen, si veda Nathan Sivin, voce «Shen Kua» in Dictionary<br />

of Scientific Biography. Un precedente passo relativo a un analogo fenomeno astronomico è tradotto<br />

in Nathan Sivin, Cosmos and Computation in Early Chinese Mathematical Astronomy, Leiden, Brill, 1969,<br />

pp. 61.

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