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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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232 Patricia Ebrey<br />

perché portava alla fedeltà. I discepoli di Confucio si spinsero più avan ti, però,<br />

delle altre scuole di pensiero: promossero un’attenta definizio ne dei rapporti etici<br />

relativi a un gruppo più vasto di parenti. Nel Libro dei riti era definita una graduale<br />

serie di adempimenti funebri che dove vano essere svolti da parenti patrilineari discesi<br />

da un antenato comune e da parenti matrilineari e affini (parenti per via di madre<br />

e di moglie). Questi riti funebri si accordano bene ai gruppi dinastici dei patrizi<br />

Chou, perché prestano molta attenzione alle differenze di anzianità tra gene razioni<br />

e all’interno <strong>della</strong> stessa generazione tra fratelli, mentre non at tribuiscono molta<br />

importanza alla distinzione in famiglie. Inoltre, il Li bro dei riti fa molta distinzione<br />

tra il ruolo degli uomini e quello delle donne in casa e nei riti e ribadisce più volte<br />

i loro ruoli gerarchici ma complementari. Ad esempio, in un capitolo si spiega<br />

che il simbolismo del rito del matrimonio indica la differenza tra uomini e donne.<br />

L’uo mo si reca personalmente a prendere la sposa, così mostrando che gli uomini<br />

prendono l’iniziativa. «È lo stesso principio in base al quale il Cielo ha la precedenza<br />

sulla terra e i governanti sui loro sudditi» 11 . Nel capitolo sulle regole domestiche,<br />

si sostiene anche all’interno <strong>della</strong> casa la segregazione tra uomini e donne: «Tranne<br />

che in occasione di sacrifi ci o di funerali, non si passano oggetti di vasellame direttamente<br />

dall’u no all’altra. Se devono passarsi un oggetto, si servono di un vassoio,<br />

e se non c’è nessun vassoio a disposizione si siedono in terra e posano l’og getto<br />

sul suolo» 12 .<br />

Nel periodo Han, la pietà filiale passò in primo piano, e da allora in poi divenne<br />

una durevole componente dell’etica familiare cinese. La pietà filiale venne considerata<br />

una virtù politica, collegata alla fedeltà all’imperatore, e una grande dimostrazione<br />

di pietà filiale risultò a volte sufficiente per entrare nella burocrazia statale.<br />

L’ideale Han dei rap porti genitore­figlio era più unilaterale e autoritario di quello<br />

confucia no classico, e questo forse rispecchia non solo le esigenze politiche, ma anche<br />

la nuova struttura patriarcale <strong>della</strong> famiglia di cui si parlerà più avanti”. Il testo<br />

del Canone <strong>della</strong> pietà filiale, che sosteneva le idee Han sull’argomento, divenne un<br />

comune libro di scuola; venne usato per inculcare a generazioni di studenti l’idea<br />

che la cautela, la limitazio ne e l’obbedienza permettevano di evitare che i genitori<br />

finissero in di sgrazia e aiutavano a guadagnare il necessario per mantenerli.<br />

11 Si veda James Legge [traduttore], Li chi: Book of Rites, Sacred Books of the East, 1885, rist.<br />

New York, University Books, 1967, vol. 1, pp. 440-41.<br />

12 Ibid., pp. 454-55.<br />

13 Dau­lin Hsii, «The Myth of the “Five Human Relations” of Confucius» in Monu menta Serica,<br />

XXIX, 1970-71, pp. 27-37.

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