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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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100 Jack L. Dull<br />

Verso la fine del periodo Han, l’élite locale era giunta a dominare le po sizioni subburocratiche:<br />

aveva deciso che l’integrazione era da preferi re al confronto. Questo<br />

spostamento <strong>della</strong> bilancia politica, che condus se al predominio dell’aristocrazia<br />

del dopo­Han, portò a un indeboli mento del potere imperiale finché non subentrò<br />

il sistema degli esami. Con il periodo Ch’ing, il sistema imperiale era così ben<br />

accetto che i membri dell’élite sociale gareggiavano tra loro, mediante il sistema<br />

de gli esami, per ottenere quei titoli di studio che costituivano l’unica via d’accesso<br />

alla burocrazia ufficiale e che davano l’avallo imperiale alla propria condizione di<br />

élite. L’imperatore, non più minacciato da forze politiche rivali, poteva far valere<br />

la propria volontà attraverso una com plessa struttura politica gerarchica. I membri<br />

<strong>della</strong> nuova aristocrazia trovavano posizioni soddisfacenti all’interno <strong>della</strong> struttura<br />

stessa, e al lo stesso tempo constatavano come per sua stessa natura lasciasse loro<br />

un ampio spazio di manovra a livello locale. Se si escludevano eventi catastrofici<br />

che squilibrassero violentemente l’intero edificio, entrambe le parti ne traevano<br />

vantaggio.<br />

Conclusioni<br />

Concludo con alcune ampie generalizzazioni sul governo tradiziona le cinese.<br />

In particolare, richiamo l’attenzione su tre argomenti: 1) po tere imperiale; 2) controllo<br />

<strong>della</strong> burocrazia, e 3) natura dei sistemi di assunzione in un milieu sociale<br />

variabile.<br />

Il potere dell’imperatore, chiaramente, non fu costante nella storia cinese.<br />

Forze sociali ben consolidate come le potenti famiglie del Nuo vo Han e l’aristocrazia<br />

dal dopo­Han fino al T’ang agirono da freno sui poteri imperiali. Anche nel<br />

periodo Sung, quando l’aristocrazia non era più politicamente presente, gli imperatori<br />

cinesi cercarono di corteggia re l’élite. Ma con il periodo Ming la situazione<br />

cambiò drasticamente a favore dell’imperatore, che a volte fu brutale e sempre<br />

esigente nel l’affermare la propria superiorità. I Manchu impararono dagli errori dei<br />

loro predecessori, in particolare dall’abuso di potere imperiale da parte degli eunuchi,<br />

e migliorarono il meccanismo burocratico imperiale al leggerendo l’immagine<br />

imperiale. Così, il trono si adeguò sempre ai mo delli sociali in trasformazione e alla<br />

lunga riuscì a rafforzarsi a spese del le varie élite. La principale costante nella storia<br />

dell’istituzione imperia le fu il fatto di mantenersi sempre al di sopra <strong>della</strong> burocrazia;<br />

le sue radici patrimoniali continuarono a essere alimentate dal confucianesi mo<br />

(e viceversa).

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