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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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Introduzione 9<br />

struttivo con la natura, non solo per non offendere i terribili poteri del mondo<br />

naturale, ma anche per non commettere un reato estetico contro la bellezza<br />

naturale del paesaggio.<br />

Anche se il profondo senso di un intimo rapporto tra l’umanità e la natura è<br />

strettamente collegato all’antica filosofia taoista, Tu Wei­ming mostra come<br />

anche Confucio condividesse questo forte amore per la na tura. Un forte senso di<br />

armonia tra uomo e natura permea anche i di pinti di paesaggi di cui parla Michael<br />

Sullivan e la poesia descritta da Stephen Owen. Nelle poesie legate all’agricoltura e<br />

contenute nell’anti co Libro delle odi, il «mito <strong>della</strong> fondazione» del Principe Miglio,<br />

nella poesia <strong>della</strong> natura dell’eremita T’ao Ch’ien e nella famosa poesia di Li Po<br />

sulla visita all’eremita — tutte analizzate attentamente da Owen — vediamo<br />

nella poesia cinese, lungo un arco di molti secoli, un senso del l’importanza <strong>della</strong><br />

natura e <strong>della</strong> sua vicinanza all’umanità. Può darsi che la pittura di paesaggi e la<br />

poesia <strong>della</strong> natura abbiano conservato il loro richiamo in <strong>Cina</strong> perché i pittori e<br />

i poeti facevano parte di una società relativamente complessa, urbana e affollata.<br />

Poeti e pittori cer cavano il sollievo e la tranquillità <strong>della</strong> natura in parte nella loro<br />

imma ginazione, ma in qualsiasi caso condividevano un grande rispetto verso la<br />

natura e vedevano gli uomini fondersi in essa, correttamente, come parte <strong>della</strong><br />

natura stessa: una fede in netto contrasto con la tradizione occidentale, giudaica e<br />

cristiana, dell’uomo come dominatore <strong>della</strong> natura.<br />

Un altro notevole esempio di quello che ho chiamato approccio oli stico cinese<br />

alla vita s’incontra nell’esame <strong>della</strong> medicina cinese condot to da Nathan Sivin.<br />

Considerando tutti gli organismi umani entro un contesto più vasto, la medicina<br />

cinese era in grado di trattare la malat tia sotto una prospettiva molto ampia ed<br />

efficace. La malattia di un or gano richiede il trattamento dell’intera persona<br />

e non semplicemente del l’organo colpito come entità a sé, isolata dal resto.<br />

Analogamente, un malato non era visto semplicemente come un problema isolato,<br />

ma co me parte dinamica di un sistema sociale e biologico. Nella descrizione di<br />

Sivin, la caratteristica forza <strong>della</strong> medicina cinese fu quella di vedere come legate<br />

tra loro tutte le parti del corpo umano e di vedere il singolo paziente in un ampio<br />

contesto biologico e sociale.<br />

La tendenza cinese a vedere tutte le cose come collegate tra loro e a considerare i<br />

fenomeni entro relazioni dinamiche ampie come l’intero sistema cui appartengono<br />

è anche evidente nella maggiore attenzione data al gruppo, anziché all’individuo,<br />

in aree diverse come la politica e la narrativa. Karen Turner illustra queste<br />

tendenze nella sua analisi del diritto e <strong>della</strong> sovranità nell’antica <strong>Cina</strong> imperiale.<br />

Sia Karen Tur ner sia Jack L. Dull dimostrano in modo esauriente che anche se non

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