31.05.2013 Views

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

270 Albert Feuerwerker<br />

re, ospitare, governare, edificare e divertire la vasta popolazione <strong>della</strong> <strong>Cina</strong>. Invece,<br />

in Europa, la tecnologia agricola e le altre tecnologie <strong>della</strong> fine dell’epoca medievale<br />

e dell’inizio dell’epoca moderna non sembra no essere molto progredite<br />

rispetto ai punti più alti dell’impero roma no. L’assenza in Europa di strutture<br />

produttive equivalenti a quelle <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> Sung fu una delle ragioni per cui<br />

la risposta europea alla sovrappo polazione nel secondo ciclo — ossia la riduzione<br />

<strong>della</strong> crescita <strong>della</strong> po polazione attraverso i modelli del matrimonio ritardato<br />

e del celibato — era tanto più importante <strong>della</strong> risposta produttiva 10 . Una<br />

possibile in terpretazione di questo importante cambiamento demografico è<br />

che si trattava del tentativo di difendere i livelli di vita dall’erosione attribui bile<br />

all’esaurimento <strong>della</strong> tecnologia disponibile. Ma in <strong>Cina</strong> non si ve rificò un’analoga<br />

risposta demografica e pare ragionevole concludere che un motivo per cui<br />

non si verificò era l’assenza di incentivi economici paragonabili a quelli europei.<br />

Se l’Europa del tardo Medioevo e dell’inizio dell’era moderna rispo se demograficamente<br />

anziché tecnologicamente alle ricorrenti crisi di so vrappopolazione,<br />

dal secolo XVII in poi si ebbero invece significativi cambiamenti sia nella tecnologia<br />

sia nell’organizzazione dell’agricoltura (che era ancora la maggiore «industria»)<br />

dell’Europa occidentale. La po tenzialità produttiva di questi cambiamenti, che si<br />

verificarono a parti re dai Paesi Bassi, non venne pienamente compresa per più di<br />

due seco li, e la «comprensione» riguardò l’estensione geografica delle terre col tivate,<br />

un «approfondimento» tecnologico e grosse riorganizzazioni so ciali. Anche se le<br />

nuove tecniche agricole vennero originariamente svi luppate nei Paesi Bassi, il loro<br />

impatto in quest’area fu limitato a causa <strong>della</strong> grande pressione <strong>della</strong> popolazione<br />

sul territorio. Le nuove prati che miste, di rotazione delle colture, vennero impiegate<br />

per la prima volta nelle aree pianeggianti dell’Inghilterra meridionale, dove diedero<br />

un au mento di produzione non solo per unità di area, ma anche per lavorato re.<br />

Dall’Inghilterra, i miglioramenti dell’agricoltura si diffusero progres sivamente sul<br />

continente. A fianco di questa diffusione, ma in preva lenza nei secoli XIX e XX, si<br />

osserverà anche l’applicazione sistematica <strong>della</strong> scienza chimica e biologica ai problemi<br />

agricoli, oltre che una cre scente meccanizzazione dei principali processi agricoli.<br />

I cambiamenti sociali che si accompagnarono a questi sviluppi eco-<br />

10 Nel dirlo sono pienamente consapevole del rischio di cadere in un ragionamento di tipo teleologico.<br />

In realtà, intendo solo osservare la concomitanza di due fattori - la riduzio ne <strong>della</strong> crescita<br />

<strong>della</strong> popolazione europea e la mancanza di una sua risposta produttiva di tipo Sung - e non sostengo<br />

che l’una sia la «causa ultima» dell’altra.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!