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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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L’antica civiltà <strong>della</strong> <strong>Cina</strong>: riflesioni su come divenne “cinese” 53<br />

Non ci sono scene paragonabili, non ci sono «elmi luccicanti» nel l’antica letteratura<br />

cinese. Anche nel Libro delle odi 24 (Shih ching) in cui il lirismo dell’antica <strong>Cina</strong><br />

è più pronunciato, il generale si sostituisce al particolare, e la natura è gravida di<br />

significato allegorico e simbolico, che in genere è di tipo morale. Ci sono poesie<br />

d’amore, ma non grandi innamorati. La natura non è indipendente, ma prende<br />

parte alla cosmo logia emotiva e morale dell’uomo; il suo ruolo è quello di esprimere<br />

preoc cupazioni umane. Per dirla in altro modo gli antichi testi cinesi, come<br />

le decorazioni dei bronzi <strong>della</strong> stessa epoca, mostrano i segni di quella che per un<br />

artista greco sarebbe parsa una severa censura, che impones se di sacrificare i particolari<br />

specifici per un bene di ordine astratto. O non ci fu mai l’equivalente cinese<br />

<strong>della</strong> mentalità eroica, o esso non ha lasciato riflessi; in entrambi i casi, il contrasto<br />

con la Grecia classica, profondamente ispirata dalle epopee del periodo arcaico, è<br />

molto forte.<br />

La mentalità eroica ci ricorda superficialmente l’ottimismo episte mologico degli<br />

antichi pensatori cinesi. Entrambe le forme di pensiero ci rivelano un’accettazione<br />

senza discussioni. Le differenze, però, sono fondamentali. Per prima cosa,<br />

la mentalità eroica accetta l’esistente senza fare domande; la mentalità epistemologicamente<br />

ottimistica, invece, ac cetta le idee e le formule. Secondo, la mentalità<br />

eroica, nell’analisi di Finley, porta, con l’Età classica, a quella che egli chiama «mentalità<br />

teo retica» e poi alla «mentalità razionale»; quello che potremmo chiamare l’«<br />

ottimismo metafisico» di Omero è sostituito dal «pessimismo episte mologico» di<br />

Platone. Nessuna evoluzione razionale di questo genere ebbe luogo in <strong>Cina</strong>, i cui<br />

pensatori rimasero sempre soddisfatti del loro ottimismo epistemologico: un ottimismo<br />

che, caratteristicamente, tor nava ad affermarsi nella risposta di Confucio<br />

alla filosofia nichilista del buddhismo. Questa assenza di cambiamenti, questa soddisfazione<br />

per le vecchie — e dunque ancestrali — forme <strong>della</strong> cultura è un tema<br />

a cui ritornerò.<br />

4.2. Correlazioni tra metafisica e tecnologia<br />

Anche se l’interesse di Platone per le forme ideali, che è così radicalmente<br />

non cinese nel suo assunto metafisico di un regno <strong>della</strong> perfezione<br />

distinto e non immanente, è estraneo alla visione omerica <strong>della</strong> real-<br />

no in «Odysseus’s Scar», capitolo iniziale di Erich Auerbach, Mimesis: The Representation of Reality<br />

in Western Literature, Princeton, Princeton University Press, 1953 [trad. ital., Mi mesis, Torino,<br />

Einaudi, 1981 9 ].<br />

24 Si veda la voce Libro delle odi nel Glossario.

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