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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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L’arte cinese e il suo impatto sull’Occidente 313<br />

le poesie d’amore elisabettiane e la poesia paesaggistica di Thomas Gray e William<br />

Collins. Inoltre ormai il nostro occhio e la nostra mente si sono abituati, grazie<br />

all’espressionismo astratto, a rispondere facilmen te, anche se superficialmente, a<br />

certi tipi di pittura Ch’an (Zen), come le straordinarie visioni paesistiche del maestro<br />

Ying Yii­chien del Sung Meridionale (si veda la fig. 35).<br />

Se invece giudichiamo troppo difficile la pittura paesistica dei lette rati — soprattutto<br />

quella di un grande intelletto come Tung Ch’i­ch’ang (si veda la fig. 36)<br />

— questo è dovuto al fatto che il rifiuto del realismo e l’astrazione dalle forme<br />

naturali sono portati a un punto in cui lo spe cifico significato di un dipinto (indipendentemente<br />

dal fatto che si rife risca a un luogo o a un’occasione particolare o<br />

allo stile di un maestro precedente) è chiaro soltanto a qualcuno già immerso in<br />

quel linguaggio e capace di cogliere le allusioni stilistiche e di leggere l’iscrizione.<br />

Pos siamo a questo proposito dire con Tu Wei-ming che lo studioso cinese risponde<br />

ai contenuti simbolici <strong>della</strong> sua cultura 4 . Quando veniamo a conoscere meglio quei<br />

contenuti simbolici, la nostra comprensione dei dipinti dei letterati cinesi si amplia<br />

notevolmente. Ma l’occidentale me dio non possiede la chiave per capire tali misteri.<br />

Si sente parlare di ar tisti occidentali che sono stati ispirati dalle qualità formali<br />

<strong>della</strong> calli grafia cinese o dai dipinti Ch’an espressionistici. Ma non ho mai sentito<br />

di un artista occidentale che proclamasse di essere stato influenzato da Tung Ch’ich’ang.<br />

Eppure, di giorno in giorno si aprono nuove porte verso la compren sione <strong>della</strong><br />

grande pittura cinese. Un crescente interesse per la filosofia orientale e la traduzione<br />

di testi buddhisti e taoisti (per la cui ricchezza si veda la descrizione di T. H.<br />

Barrett nel capitolo sesto, « Tradizioni religiose nella civiltà cinese: buddhismo e<br />

taoismo», del presente volu me) ci aiutano a far conoscere all’Occidente la visione<br />

cinese dell’uni verso e dell’ordine naturale, e i concetti cinesi di energia, spazio e<br />

tem po. Scopriamo che questi concetti hanno molto in comune con il mondo che<br />

ci è rivelato dalla fisica e dalla psicologia moderne, anziché con quello <strong>della</strong> cosmologia<br />

e <strong>della</strong> religione occidentali tradizionali. Possiamo ve dere questa congruenza<br />

di tradizione cinese e di concetti occidentali mo derni osservando uno straordinario<br />

album di dipinti di Shih-t’ao, ese guiti verso il 1700, in cui sí vede un uomo<br />

seduto nella sua piccola capanna tra le montagne (si veda la fig. 37). Non solo si<br />

tratta di un lavoro molto originale sotto l’aspetto stilistico e tecnico; è anche pro-<br />

4 Tu Wei­ming, «Confucian Humanism in a Modern Perspective», relazione al conve gno<br />

«China’s Gifts to the World», State University di Memphis, 12 ottobre 1984.

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