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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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150 Tu Wei-Ming<br />

reazione a favore di un modo più razionale e moralistico di affrontare i classici<br />

confuciani — nota come la scuola del «vecchio testo» — era già sorta prima <strong>della</strong><br />

caduta dell’impero Han Occidentale. Yang Hsiung (circa 53 a. C.­18 d. C.) nelle sue<br />

Parole modello, una raccolta di aforismi mo rali nello stile degli Analetti, e nei Classici<br />

del grande mistero, una rifles sione cosmologica nello stile del Libro dei mutamenti, presentò<br />

una di versa visione del mondo. Questa scuola, basandosi su una propria<br />

stesu ra dei testi classici — riscoperti, a quanto si diceva, nel periodo Han e scritti<br />

nella «vecchia» grafia prima dell’unificazione Ch’in — fu univer salmente accettata<br />

nell’Han Orientale (25­220 d. C.) Con l’istituzione degli Eruditi e con l’ampliarsi<br />

dell’università imperiale nell’Han Orien tale, lo studio dei classici divenne più raffinato<br />

e complesso: la scolasti ca confuciana, come le sue controparti negli studi talmudici<br />

e biblici, divenne troppo specializzata per costituire una forza intellettuale<br />

vitale.<br />

Tuttavia, l’etica confuciana esercitò una grande influenza sul gover no, sulle<br />

scuole e sulla società in generale. Verso la fine dell’impero Han, l’università imperiale<br />

era frequentata da trentamila studenti. Tutte le scuole del paese offrivano<br />

regolari sacrifici a Confucio, numerosi templi vennero eretti in suo onore e il filosofo<br />

divenne il santo patrono dell’in segnamento. Periodo dopo periodo, la corte<br />

imperiale continuò a ono rare Confucio; in ciascuno dei duemila distretti <strong>della</strong> <strong>Cina</strong><br />

imperiale fi nì per venire innalzato un tempio confuciano. Come risultato, anche gli<br />

insegnanti — oltre al Cielo, alla terra, all’imperatore e ai genitori — en trarono a far<br />

parte delle autorità più rispettate <strong>della</strong> <strong>Cina</strong> tradizionale.<br />

3.6. L’etica confuciana nel contesto taoista e buddhista<br />

L’incompetenza dei governanti, la suddivisione <strong>della</strong> burocrazia in fa zioni,<br />

l’oppressione da parte <strong>della</strong> struttura fiscale e il predominio degli eunuchi” di corte<br />

verso la fine del Nuovo Han suscitarono per prima la vigorosa protesta degli studenti<br />

dell’università imperiale. La tirannica de cisione <strong>della</strong> corte di imprigionare e<br />

di uccidere migliaia di studenti e di lo ro simpatizzanti nel 169 d. C. mise momentaneamente<br />

fine alla rivolta, ma il crollo dell’economia rese insopportabile la vita<br />

ai contadini. Le rivolte di contadini, guidati sia da letterati confuciani sia da capi<br />

religiosi taoisti appartenenti a sette di guaritori, unite all’aperta insurrezione dei militari,<br />

abbatterono la dinastia Han e così posero fine al primo impero cinese. Con il<br />

crollo del sistema imperiale Han — non diversamente da quanto accadde dopo il<br />

crollo dell’impero romano — i nomadi invasero il paese dal Nord.<br />

36 Si veda la voce Eunuchi nel Glossario.

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