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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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362 Paul S. Ropp<br />

Shen Fu e il Ching-hua yüan (L’unione predestinata dello specchio e dei fiori) 28 . Il Fu-sheng<br />

Liu-chi (di cui ci restano solo quattro capitoli su sei) è più un’autobiografia che un<br />

romanzo, ma il suo stile dimesso, sempli- ce e diretto, l’intensità dei sentimenti e<br />

l’intima descrizione dell’amore coniugale che esprime ne fanno una piccola pietra<br />

miliare nella tradizio- ne narrativa cinese. Invece il Ching-hua yüan è una mescolanza<br />

di fanta- sia e di satira che contrassegna il culmine del romanzo cinese tradizio-<br />

nale. È famoso in Occidente come opera femminista: alcuni dei suoi ca- pitoli<br />

ritraggono un regno delle donne dove i ruoli sessuali cinesi tradi- zionali sono<br />

invertiti, con prevedibidi conseguenze per i viaggiatori ci- nesi maschi che vi si<br />

recano sperando di arricchirsi con la vendita di co- smetici. Il Ching-hua yüan è una<br />

gradevole satira di tutti i difetti umani e un astuto veicolo di cui si serve Li Ju-chen<br />

per esibire la sua conoscen- za esoterica di svariati argomenti che vanno dai giochi<br />

di società alla fonetica e all’etimologia. Unisce tra loro l’atmosfera fantastica dello<br />

Hsi-yu chi (Lo scimmiotto) e la critica sociale dello Ju-lin wai-shih (I letterati).<br />

Il Fu-sheng Liu-chi e il Ching-hua yüan sono opere affascinanti, an- che se minori e<br />

possono essere la logica conclusione di questa rassegna <strong>della</strong> narrativa cinese tradizionale.<br />

In conclusione, come genere lettera- rio, il romanzo cinese sembra imitare<br />

l’architettura interna del romanzo stesso. Lo Hung-lou meng (Il sogno <strong>della</strong> camera rossa)<br />

segna il punto più alto di questa tradizione e le due opere successive formano una<br />

sorta di ultimo sprazzo di luce, la riproposta, in chiave meno ambiziosa e leg- germente<br />

minore, di temi già noti. Quando altri romanzi cinesi vennero scritti alla fine<br />

del secolo XIX e ancor più nel XX, essi avevano ormai già assorbito le influenze<br />

occidentali.<br />

Come osservato in precedenza, lo sviluppo del romanzo cinese pre- senta<br />

sia molti contrasti, sia molti parallelismi con il romanzo occiden- tale. In <strong>Cina</strong>,<br />

come in Occidente, dal secolo XVI al XIX, il romanzo giunse a essere riconosciuto<br />

da alcuni come una seria opera intellettuale capace di affrontare e di chiarire<br />

i principali temi sociali, politici e filo­ sofici di un’intera cultura. Attingendo<br />

alla tradizioni dei commentari classici, i critici e i redattori cinesi hanno scritto<br />

commenti puntuali, capitolo per capitolo e perfino riga per riga, dei romanzi<br />

principali. Hanno analizzato queste opere da molte prospettive diverse, compresa<br />

la strut- tura narrativa e compositiva, lo stile e il ritmo, la forza artistica<br />

e filoso­ fica, e il rapporto fra ciascun romanzo e le grandi tradizioni intellettuali<br />

di confucianesimo, buddhismo e taoismo. Anche se questi commenta-<br />

28 Una buona traduzione condensata del romanzo di Li Ju-chen è Dai-yi Lin [tradutto- re],<br />

Flowers in the Mirror, Berkeley, University of California Press, 190.

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