31.05.2013 Views

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

242 Patricia Ebrey<br />

Come potevano intervenire i letterati nelle abitudini <strong>della</strong> gente co mune? In<br />

alcuni casi si sforzarono di accogliere e di giustificare le inno vazioni, incanalandole<br />

in forme accettate. In altri casi cercarono di far bandire le pratiche inaccettabili o<br />

di spingere il governo a vietarle. Com pilarono nuove guide per l’esecuzione dei riti<br />

che scendevano a molti compromessi tra le pratiche classiche e quelle moderne,<br />

e fecero grandi sforzi per diffondere questi libri 28 . La via scelta dai letterati ebbe<br />

no tevoli conseguenze sullo sviluppo <strong>della</strong> famiglia e sulle pratiche ance strali. Come<br />

esempio possiamo prendere due usi: il culto alla tomba e la cremazione.<br />

All’epoca Sung, le tombe erano divenute il centro principale del cul to degli<br />

antenati, nella sua attuazione pratica 29 . La gente pensava che gli antenati abitasse-<br />

ro nelle tombe, e vi si recava a portare offerte e a tenerli informati delle vicende<br />

familiari. Anche i letterati si sforzavano di cercare le antiche tombe, di proteggerle<br />

dalle spoliazioni, di organiz zarvi i riti, di erigervi templi, i quali avevano una loro<br />

dotazione di ter re per assicurare la continuazione dei riti.<br />

Il culto delle tombe sembra strettamente legato alla prima comparsa dei mo-<br />

derni gruppi di discendenza comune nel periodo Sung. Uno dei primi segni che i<br />

gruppi di consanguinei patrilineari cominciassero a rac cogliersi furono le visite alle<br />

tombe dei capostipiti in occasione <strong>della</strong> fe sta <strong>della</strong> primavera. Nel periodo T’ang,<br />

invece, sembra che ci si recasse a visitare solo le tombe più recenti. Ma verso la<br />

fine del secolo XI, al meno in certe regioni, i riti «alla tomba», incentrati sui «primi<br />

antena te», riunivano centinaia di lontani parenti i cui antenati comuni erano vissuti<br />

molti secoli prima. Questa attività veniva praticata in un conte sto che sottolineava<br />

i legami di discendenza comune e sembra abbia an che contribuito alla definizione<br />

dei confini attorno ai gruppi locali di parenti patrilineari. L’identità non si basava<br />

solo sul fatto di avere lo stesso cognome e di provenire dalla stessa regione, ma era<br />

legata alla partecipazione ai riti praticati in corrispondenza <strong>della</strong> stessa tomba.<br />

I letterati Sung sapevano che non c’era alcuna base, nei cano-<br />

ni, che autorizzasse i riti alle tombe. Nei classici, anzi, i comuni cittadi-<br />

ni non dovevano sacrificare agli antenati, né fare offerte ad antenati oltre il<br />

28 Si veda Patricia Ebrey, «Education through Ritual: Efforts to Formulate Family Rí tuals ín<br />

the Sung Period» in John W. Chaffee e W. Theodore de Bary (a cura di), Neo-Confucian Education: The<br />

Formative Stage, Berkeley, University of California Press, 1989.<br />

29 L’esposizione che segue si basa su Patricia Buckley Ebrey, «Early Stages in the De velopment<br />

of Descent Groups» in Patricia Buckley Ebrey e James L. Watson (a cura di), Kinship Organization in<br />

Late Imperial China, 1000-1940, Berkeley, University of California Press, 1986.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!