31.05.2013 Views

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Donne, matrimonio e famiglia nella storia cinese 239<br />

ca tra le classi agiate che non tra quelle povere, ed è dunque stata attri buita al desiderio,<br />

da parte <strong>della</strong> famiglia <strong>della</strong> sposa, di «non fare brut ta figura davanti all’altra<br />

famiglia», come scrive Freedman 25 . Il colle gamento tra la dote e le differenze<br />

di condizione economica, però, non ci spiega lo spostamento storico verso doti<br />

sempre più cospicue, perché la società T’ang, semmai, attribuiva ancor più valore<br />

al rango e al pre stigio che l’élite Sung. Il caso del periodo T’ang ci mostra che<br />

l’ammon tare dei doni di fidanzamento fatti dalla famiglia dello sposo si prestava —<br />

altrettanto bene quanto la dote — a fare da simbolo <strong>della</strong> condizione sociale.<br />

Il passaggio a doti sempre più grandi ci mostra invece, secondo me, il collegamento<br />

delle famiglie a strutture sociali, economiche e politiche più vaste. Il periodo<br />

T’ang-Sung vide grandi cambiamenti sociali ed eco nomici. Nel medio periodo<br />

T’ang, il governo rinunciò a tentare di con trollare la proprietà privata <strong>della</strong> terra e<br />

il suo trasferimento da una ge nerazione all’altra. Anche l’uso del denaro cominciò<br />

rapidamente ad au mentare: verso la metà del secolo XI, il governo batteva una<br />

quantità di moneta, per anno, venti volte superiore a quella battuta annualmen te nel<br />

periodo T’ang. Con queste trasformazioni economiche, alle per sone di tutti i livelli<br />

sociali si presentavano nuove occasioni di usare le loro proprietà (denaro, terre, o i<br />

beni che si potevano comprare con il denaro) come dote per le figlie.<br />

Ma perché sentivano la necessità di dare una dote alle figlie? Una probabile<br />

risposta ci è data dal cambiamento nella natura delle élite. I doni di fidanzamento<br />

dell’epoca T’ang erano legati all’esclusività matri moniale e al mantenimento di<br />

un’aristocrazia di antiche famiglie. Non che queste cercassero semplicemente di<br />

dare le figlie a chi si presentava con la più alta somma di denaro: piuttosto, erano<br />

così riluttanti a conce derle a qualcuno che non fosse del loro ambiente, che gli<br />

estranei dove vano compiere sforzi straordinari, se desideravano entrare nel cerchio<br />

degli aristocratici.<br />

L’élite del Sung Settentrionale (960-1126) era diversa. In genere, le famiglie più<br />

eminenti non discendevano dall’aristocrazia T’ang, e l’al bero genealogico in sé non<br />

contava molto. La burocrazia in crescita of friva molte nuove occasioni ai membri<br />

dell’élite, attraverso il sistema degli esami aperti a tutti. Prese piede l’idea di una classe<br />

di famiglie istrui te, una parte dei cui appartenenti occupava cariche pubbliche, e si so-<br />

25 Maurice Freedman, «Rites and Duties, or Chinese Marriage» in Maurice Freedman, The Study<br />

of Chinese Society, a cura di G William Skinner, Stanford, Stanford University Press, 1979, p. 258.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!