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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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La successione delle forme di governo in <strong>Cina</strong> 87<br />

re e ai nobili; la scuola di secondo rango era aperta ai figli dei funzionari di secondo<br />

rango, e quella di terzo rango ai funzionari di grado inferio re e ad alcuni non nobili.<br />

Chiaramente, il sistema era fatto in modo da permettere alle famiglie di mantenere<br />

la propria influenza.<br />

L’amministrazione locale durante la dinastia T’ang continuò nel so lito modo<br />

a due livelli. La <strong>Cina</strong> era divisa in trecentocinquanta prefet ture (chou), equivalenti<br />

alle province del periodo Han, e circa millecin quecento distretti, equivalenti alle<br />

prefetture Han; i numeri sono ap prossimativi perché variavano con la dimensione<br />

dell’impero e in base a varie considerazioni politiche. Come in passato, a capo di<br />

ciascuna di queste unità c’era un funzionario nominato dallo stato, e come in passato<br />

gli impiegati sub-burocratici venivano assunti localmente e potevano poi entrare<br />

a far parte <strong>della</strong> burocrazia vera e propria. C’era però un’im portante differenza fra<br />

Han e T’ang per quel che riguardava il persona le sub-burocratico: il sistema degli<br />

esami toglieva loro la possibilità di giungere ai gradi superiori, una pratica che si<br />

può ricondurre all’aristo crazia e alle nomine «fuori <strong>della</strong> corrente» già osservate per<br />

il Periodo <strong>della</strong> Disunione. La tendenza sarebbe continuata nei successivi periodi<br />

<strong>della</strong> storia cinese.<br />

Di fronte al problema di sorvegliare tutti i funzionari di prefettura e di distretto,<br />

il governo T’ang si affidò dapprima a commissari inviati di volta in volta a controllare<br />

le varie attività. Dopo il primo secolo del l’impero T’ang (nel 706) la <strong>Cina</strong><br />

venne divisa in dieci «circuiti» (tao), ciascuno sotto un commissario (shih). Nelle aree<br />

di frontiera, i coman danti militari divennero simultaneamente commissari militari<br />

(chien-tu shih) e commissari di circuito. Più tardi, per reprimere la ribellione di An<br />

Lu­shan (755­763) un numero sempre maggiore di commissari di cir cuito assunse<br />

anche un comando militare. Dopo la ribellione, il trono cercò per decenni, senza<br />

pieno successo, di togliere il potere ai commis sari militari che avevano in mano<br />

la nomina dei funzionari di prefettura e di distretto e che controllavano anche<br />

l’esazione delle tasse nei loro circuiti. Questi commissari militari, chiamati anche<br />

governatori milita ri, furono poi la causa <strong>della</strong> caduta dell’impero T’ang.<br />

Il famoso sistema cinese degli esami assunse i suoi connotati defini tivi nel<br />

periodo T’ang. Quando il governo Sui annunciò l’abolizione del sistema dei nove<br />

gradi, esso varò anche un sistema di esami. L’istituto non era del tutto nuovo, ma,<br />

diversamente da prima, veniva ad avere un’importanza assai maggiore. La raccomandazione<br />

costituiva ancora un requisito per partecipare all’esame, ma adesso la<br />

raccomandazione si ba sava più sulle doti letterarie che sulle capacità amministrative.<br />

La lenta evoluzione del sistema degli esami come mezzo di assunzione<br />

è visibile in un cambiamento che si verificò nel 736. A quell’epoca,

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