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L'eredità della Cina - Fondazione Giovanni Agnelli

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320 Stephen Owen<br />

le altre persone: una persona estende sempre più la ricerca di amici, fin ché è costretta<br />

ad andare al di là del presente e a leggere le opere degli antichi. Mencio lo<br />

chiamò «andare al di là per farsi amici». Nella spe ranza di una simile relazione, una<br />

persona può scrivere poesie pensando al futuro.<br />

In un senso fondamentale, la poesia cinese diventa il modo di creare una comunità,<br />

sia parlando ad altre persone del presente sia creando una comunità vivente<br />

che si estende sul tempo. Per un lettore dei secoli XIX o XX, il poeta del secolo<br />

VIII Tu Fu può essere una persona reale come qualsiasi persona contemporanea.<br />

La poesia è vista come un mezzo per conoscere gli altri e per farsi conoscere da<br />

loro. Questa funzione ci aiu ta a spiegare alcuni usi <strong>della</strong> poesia, nella tradizione<br />

cinese, che spesso finiscono per stupire il lettore occidentale. Ad esempio, negli<br />

esami per accedere alle cariche burocratiche era richiesta anche la composizione<br />

di una poesia. Questo esempio sembrerebbe un bizzarro modo di usare la poesia<br />

nel senso occidentale del termine, ma se la poesia riesce a rive lare quale genere di<br />

persona sia il candidato, allora può essere un mezzo idoneo per giudicare la sua<br />

attitudine.<br />

Per capire l’importante ruolo <strong>della</strong> poesia nella civiltà cinese è neces sario tornare<br />

indietro nel tempo fino agli inizi <strong>della</strong> poesia stessa. Le origini, da cui prese<br />

forma, nel corso di vari secoli, il tipo di poesia che ho descritto, si possono trovare<br />

nelle vicissitudini di uno dei testi cano nici confuciani, lo Shib ching o Libro delle odi 2 ,<br />

una raccolta di oltre trecento poesie composte tra il 1000 a. C. e il 600 a. C. allorché<br />

la rac colta assunse la forma attuale. Queste poesie rappresentano tutti gli aspetti<br />

<strong>della</strong> vita nella dinastia Chou: inni rituali agli antenati dei Chou, balla te sulla fondazione<br />

<strong>della</strong> dinastia Chou e sulle sue guerre d’espansione, poesie moraleggianti,<br />

poesie per i matrimoni, canti per i banchetti e can zoni popolari.<br />

Per il lettore che conosce l’antica poesia occidentale e gli scritti reli giosi arcaici<br />

delle civiltà del Vicino Oriente, la caratteristica che mag giormente colpisce, in queste<br />

poesie cinesi, è l’assenza di terrore. C’è riverenza per gli spiriti e c’è molta infelicità<br />

umana, ma non c’è il terro re per le azioni arbitrarie di una divinità incomprensibile,<br />

o il terrore suscitato dalle stesse forze spaventevoli, quando sono all’opera<br />

negli es seri umani. I miti greci dell’origine cominciano spesso con un assassinio o<br />

uno stupro. Ma nella prima strofa del canto La nascita <strong>della</strong> nostra stir pe, Chiang Yuan<br />

fonda di propria volontà la casa di Chou, vincendo la divinità mediante il rituale:<br />

2 Si veda la voce Libro delle odi nel Glossario.

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